Per un'autonomia narrativa
Edizioni Studium
Roma, 2023; paperback, pp. 144, cm 12x24.
(La Cultura).
series: La Cultura
ISBN: 88-382-5282-3
- EAN13: 9788838252822
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance,1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
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Weight: 0.65 kg
Cosa s'intende per autonomia narrativa? In che senso si può affermare che l'autonomia etica è declinabile in questi termini, preferibili a molte altre aggettivazioni? Questo libro si propone di definire l'autonomia narrativa attraverso un'indagine sui suoi fondamenti filosofici e uno sguardo ai suoi possibili terreni di applicazione. L'esigenza di declinare l'autonomia in termini narrativi nasce dal riconoscimento della tessitura storica e situata dell'autonomia relazionale. Dire relazione, infatti, non basta per salvare l'autonomia dalle sue distorsioni e, soprattutto, rischia di non essere sufficiente per riconoscere al desiderio di autonomia una portata emancipativa, a livello non solo individuale ma anche comune. L'ipotesi di partenza è che, più nettamente rispetto alle sue declinazioni relazionali, l'autonomia narrativa possa costituire un valido modello di autonomia etica, in cui i legami non sono percepiti né come ostacoli né come meri incubatori di un'autonomia funzionale al mantenimento dello stato di cose, ma sono considerati condizione e compito di un agire orientato al bene comune. Il percorso proposto risponde a una doppia intenzione, da un lato di fondare e chiarire il senso e la possibilità dell'autonomia narrativa, dall'altro di osservarne le potenzialità in ambiti applicativi che sembrano oggi particolarmente sensibili alle distorsioni dell'autonomia stessa: i contesti di cura; le nuove tecnologie; le relazioni educative. Dal percorso compiuto si evince che l'autonomia narrativa non è solo interpretazione e configurazione che riconosce connessioni e le rifigura, ma anche posizionamento critico a partire dalla dicibilità della nostra condizione storica. Tale declinazione dell'autonomia assume su di sé un compito "critico", costituisce un esercizio di dignità in situazione, rafforza il dialogo fra teoria e prassi e accoglie la possibilità di incontrare in modo autentico l'altro, lasciandolo parlare attraverso il testo, il mondo e la storia.