Oppressione e libertà

"C'è, a Parigi, una mia cartella, un testo in prosa assai lungo, dattilografato, di cui ho dimenticato il titolo, ma che ha per epigrafe una citazione di Spinoza. Si tratta, essenzialmente, di un'analisi dell'oppressione politica e sociale, delle sue cause permanenti, del suo meccanismo e delle sue forme attuali". Era il 1934 e con queste parole la filosofa francese affidava a un suo amico il manoscritto di Oppressione e libertà, un'opera fondamentale per indagare i rapporti tra Stato e potere, in cui l'autrice rivela il suo rapporto col marxismo rovesciandone il punto di vista principale: fare dell'individuo e non della massa il valore supremo.