«Quelle carte de triumphi che se fanno a Cremona». I tarocchi dei Bembo
Skira
Milano, PINACOTECA DI BRERA, February 20 - April 7, 2013.
Milano, 2013; paperback, pp. 104, b/w and col. ill., tavv., cm 24x28.
(Cataloghi di Arte Antica).
series: Cataloghi di Arte Antica
ISBN: 88-572-1895-3
- EAN13: 9788857218953
Subject: Collections,Essays (Art or Architecture),Monographs (Painting and Drawing),Painting
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance
Places: Lombardy
Languages:
Weight: 0.672 kg
Bonifacio Bembo, cremonese, è il principale pittore tardogotico del ducato di Milano. Titolare, con i fratelli, di una bottega attrezzatissima, è al servizio di tre duchi, Filippo Maria Visconti, Francesco e Galeazzo Maria Sforza. Tra chiese e castelli, residenze ducali e scriptoria conventuali, feudatari e priori, la bottega è impegnata in un'attività variegata e quasi frenetica. I tarocchi, un'eccellenza tutta bembesca, sono "un sogno di profanità fulgida e assurda", l'emblema effimero della "civiltà degli ori lombardi" evocata da Roberto Longhi. Partendo dalle carte viscontee del mazzo di Brera, affiancate da pochi, sceltissimi pezzi, tra pittura e "arti congeneri", il volume si propone di dipanare, per quanto possibile, alcuni dei molti problemi critici da sempre legati a Bonifacio e ai suoi fratelli. Dipinti, tavolette e codici contribuiscono così a fare il punto, alla luce anche di recenti acquisizioni critiche, sull'affascinante produzione ancora di registro tardogotico dei fratelli Bembo, realizzata nei e per le principali corti della Valpadana durante i decenni centrali del XV secolo. Oltre ai già ben individuati Bonifacio e Benedetto, ora è infatti possibile tracciare un profilo piuttosto coerente di Ambrogio e Gerolamo.