Poesie
Arnoldo Mondadori Editore
Segrate, 2011; paperback, pp. 584, cm 12x19,5.
(Oscar Grandi Classici. 131).
series: Oscar Grandi Classici
ISBN: 88-04-60650-9
- EAN13: 9788804606505
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Weight: 0.385 kg
Quando un poeta decide di scrivere in dialetto, la sua scelta, in genere, risponde a una spinta "verso il basso", antiletteraria e antilibresca. Non a Roma, però, dove dal Rinascimento in poi è esistita una tradizione di letteratura dialettale che con il Belli, nell'Ottocento, raggiunge il suo vertice. Uno di quei vertici che rendono arduo, per chi viene dopo, andare oltre. Vi riuscì Trilussa, scegliendo di cambiare decisamente rotta, e puntando "verso l'alto": non più protagonisti popolari, ma piccolo-borghesi; non più un linguaggio strettamente vernacolare, ma la lingua della Roma capitale del nuovo stato unitario, un toscano sciacquato, anzi sporcato, nel Tevere fangoso. La feroce indignazione belliana diviene, nell'epoca giolittiana e poi fascista, ironia distaccata, scetticamente canzonatoria, quell'umorismo agrodolce tanto caro a Pirandello, che trae alimento dai fatti di cronaca per innalzarli - nei sonetti, nelle celebri favole, nei rapidi quanto felici epigrammi - a momenti di un ritmo costante, da secoli uguale: la vita degli uomini. Il testo è accompagnato da uno scritto di Pier Paolo Pasolini.