Tam tam. Teatro delle arti mediali
Electa
Milano, 2023; paperback, pp. 56, ill., cm 10x17.
ISBN: 88-9282-535-6
- EAN13: 9788892825352
Subject: Collections,Essays (Art or Architecture),Graphic Arts (Prints, Drawings, Engravings, Miniatures),Monographs (Painting and Drawing)
Period: 1960- Contemporary Period
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Weight: 0 kg
Cosa avrebbero fatto Marinetti, Balla e Depero se fossero vissuti nel tempo della comunicazione di massa, del web, dei social? Ne siamo certi: si sarebbero divertiti a sperimentare con i "nostri" media. Un po' come continua a fare da anni uno dei loro ultimi epigoni, Ugo Nespolo, tra gli eretici animatori dell'Arte Povera, tra i protagonisti della Pop Art italiana. Pittore, cineasta, teorico, autore di frequenti scorribande nella televisione, nella grafica, nel design. Uno tra gli ultimi e ostinati eredi di quella che Maurizio Calvesi, con una formula efficace, chiamò "avanguardia di massa", un'esperienza poetica diffusa, che dimostra la forza "postuma" delle avanguardie primonovecentesche. Nespolo, sorretto da un talento intermediale, richiamandosi alla lezione dei "marinettiani", ama misurarsi con pratiche diverse, che mescola, ibrida e confonde. È quello che ritroviamo nell'installazione ideata per l'Università IULM, prima tappa del TAM TAM. Un progetto che mira a trasformare il campus in un museo diffuso dedicato alla storia sociale della comunicazione. Una pinacoteca iper-pop, in cui si trovano a convivere figure e icone che hanno segnato le arti, i media, le letterature del XX secolo, dal corpo di generosa opulenza di Anita Ekberg in La dolce vita a un totem di Ettore Sottsass, dal Pensatore di Rodin via via fino a un manifesto Dada. È una galleria che non ha niente di solenne, un piccolo museo immaginario, che va letto, forse, come un implicito omaggio ad Aldo Palazzeschi che, in una celebre poesia, aveva esclamato: "E lasciatemi divertire!".