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L'immagine del fascismo. La re-visione del cinema e dei media nel regime

Bulzoni

Roma, 2009; paperback, pp. 292, cm 15x21.

ISBN: 88-7870-371-0 - EAN13: 9788878703711

Subject: Cinema,Historical Essays

Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period

Languages:  italian text  

Weight: 0.5 kg


Il volume affronta un problema attualissimo come quello del dibattito su intellettuali, cultura, mass media, cinema durante il fascismo. Un dibattito che percorre a volte drammaticamente gli ultimi decenni e che esplode ogni volta con un pretesto legato alla polemica ideologica: le celebrazioni della Liberazione, la ricorrenza delle leggi razziali, la vittoria di Berlusconi o quella di Alemanno, l'ultimo film di Pupi Avati o quello di Spike Lee, sono tutti pretesti per un complessivo "revisionismo" della cultura fascista. Ne sono prova un gettonato libro sulla generazione dei "redenti", o i volumi sui giovani "repubblichini", con conseguente rivisitazione della Resistenza. Ma ne sono prova anche i tanti programmi televisivi, i film italiani e tedeschi sui rispettivi passati scomodi, le tante fiction che recuperano sul piano umano Hitler o Speer, Ciano o Claretta Petacci, sino al recente film Sangue pazzo sulla "coppia maledetta" Ferida-Valenti. Il libro ricostruisce dunque, per la prima volta in maniera sistematica, il dibattito su fascismo, cultura e cinema dagli anni Settanta ai Duemila, e interviene sul modo in cui i mass media rappresentano il fascismo (nel cinema, nella televisione, nella stampa). Il cuore del libro è dedicato alla politica culturale in campo cinematografico e in particolare all''intervento del regime sull'industria del film negli anni Trenta, ma vengono presi in esame anche alcuni importanti casi di studio tra i film "fascisti": analisi testuali sono dedicate ai film di Blasetti, al De Sica regista durante il fascismo, al Camerini regista della "modernità"; nozione ambigua su cui il volume riflette teoricamente, insieme al motivo costante del "doppio". Altri tagli complementari sono quelli della storia orale, con una appendice di interviste inedite ai collaboratori della rivista "Primato" di Bottai, e un'intervista - inedita nella versione originale qui proposta - a Pietro Ingrao.

Vito Zagarrio insegna "Istituzioni di regia cinematografica e televisiva" all''Università Roma Tre. È un esperto del tema fascismo, cinema e intellettuali: ha già pubblicato un libro su cinema & fascismo, edito per i tipi di Marsilio, ed un altro sulla rivista "Primato" per i tipi di Edizioni di Storia e Letteratura. Ha scritto o curato vari volumi sul cinema italiano (anni Trenta, anni Novan-ta-Duemila, l'opera dei Taviani, di Scola, Argento, ecc.) e americano (studio System, modi di produzione, rapporti con la televisione, monografie su Coppola, Capra e Waters). È anche regista di lungometraggi di finzione e docu-mentari, oltre che fondatore e direttore artistico di festival cinematografici.

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