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Sviluppo Urbano e Coesione Sociale. Quarant'anni di attività del Consorzio Pratese Cooperative Abitazioe

Alinea Editrice

Firenze, 2006; paperback, cm 22x22.
(Architetture Urbane. 14).

series: Architetture Urbane

ISBN: 88-8125-933-8 - EAN13: 9788881259335

Subject: Essays (Art or Architecture),Urbanism

Period: 1960- Contemporary Period

Places: No Place

Languages:  italian text  

Weight: 0.58 kg


La cooperazione abitativa rappresenta una grande risorsa sociale, una ricchezza che ha segnato la vita della comunità locale pratese e che è necessario salvaguardare e valorizzare nell'ottica di uno sviluppo che sta prima di tutto dalla parte delle persone e della qualità della vita. Per questo la celebrazione del quarantesimo anno di attività del Consorzio Pratese Cooperative Abitazione non è un appuntamento retorico o scontato ma un momento significativo per dare rinnovata forza ad una formula, quella della cooperazione, che nei momenti più complessi di trasformazione della società pratese si è dimostrata uno strumento formidabile per affrontare difficoltà ed emergenze. La vicenda del Consorzio Pratese Cooperative Abitazione si intreccia e accompagna lo sviluppo del tessuto sociale ed economico locale. La sua storia attraversa emblematicamente il passaggio della fine degli anni Sessanta, fase di crescita e di forte immigrazione, le novità degli anni Settanta con la svolta legislativa sul fronte delle politiche per la casa, le trasformazioni degli anni Ottanta e Novanta con gli interventi di recupero edilizio e l'azione sulle aree private, il varo di programmi di edilizia economica e popolare di grande rilievo, la risposta alla necessità di diversificare l'offerta abitativa. Oggi, in questo scorcio temporale che si prepara a chiudere il primo decennio del Terzo millennio, viene richiesto un nuovo modo di presenza e di attività legato ai forti mutamenti sociali, alle trasformazioni del distretto tessile, dall'accentuata dimensione immigratoria ma il Consorzio saprà rispondere con capacità alle esigenze manifestate dalla comunità locale, accompagnando ancora l'evoluzione urbanistica di Prato.

La storia del Consorzio si intreccia con l'evoluzione della città, coi suoi fenomeni economici e sociali, con la sua espansione. Una storia che, in particolare, è la storia di un bisogno, di un'esigenza ancor oggi fortemente avvertita, nonostante la grande massa delle famiglie abiti in alloggi di propria proprietà, e che può sintetizzarsi nella fame di case, che costituisce, nella nostra contemporaneità, una necessità, soprattutto per le giovani coppie e per i tanti immigrati che vivono entro i confini comunali di Prato. La vicenda della cooperazione di abitazione, e del Consorzio pratese cooperative abitazione, è stata tutto questo: un grande movimento, dai primi Peep in poi, che ha coinvolto migliaia di persone portatrici di una diffusa domanda sociale, relativamente a uno dei beni più preziosi, se non il più prezioso, della propria esistenza: la possibilità di disporre di un tetto e di essere sollevati da uno dei bisogni primari, che condiziona fortemente, quando non lo si ha, le propria situazione materiale di vita. Rileggendo le pagine che hanno dipanato, dal dopoguerra, la lunga teoria degli avvenimenti del sistema economico e sociale pratese, non si può fare a meno di sottolineare come la funzione della cooperazione abitativa sia stata quella di contribuire ad un processo di osmosi di un contesto sociale innervato da forti spinte demografiche. E come questa alta funzione sociale, in una relazione di stretta concertazione, verrebbe da dire con un vocabolario attuale, con le istituzioni locali, il Comune in primo luogo, abbia consentito, svincolandole dalla estrema selettività dei meccanismi di mercato, alle famiglie pratesi di prefigurarsi un avvenire meno denso di preoccupazioni. E' importante richiamare questi aspetti, e questo ruolo svolto dalla cooperazione abitativa e dal Consorzio pratese, in un frangente di forti incertezze, di forti aree sociali di precarietà, di crisi del sistema distrettuale. Nella loro storia c'è impressa la storia di una comunità, del sorgere di nuovi quartieri, del manifestarsi persino di nuove identità territoriali. Ricordare tutto questo è un modo anche per misurarsi con le nuove sfide. Si può dire tranquillamente che la cooperazione costituisca - abbia costituito - uno dei fattori dinamici del microcosmo sociale. Il Comune sta avviando il procedimento di revisione generale dei propri strumenti urbanistici, all'interno di una dimensione metropolitana. In questa progettualità il contributo della cooperazione è fondamentale, anzi è uno dei soggetti che devono partecipare da protagonisti al nuovo sviluppo di Prato.

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