Roma Fuori di Roma. L'Esportazione dell'Arte Moderna Da Pio VI all'Unità (1775-1870). Ediz. Italiana, Inglese e Francese
Campisano Editore
Edited by Capitelli G., Grandesso S. and Mazzarelli C.
Italian, English and French Text.
Roma, 2013; bound, pp. 784, 250 b/w ill., 60 col. ill., cm 16,5x24.
(Storia dell'Arte).
series: Storia dell'Arte
ISBN: 88-88168-90-7
- EAN13: 9788888168906
Subject: Essays (Art or Architecture)
Places: Latium,Rome
Languages:
Weight: 2.81 kg
L'esportazione di opere d'arte classica e degli antichi maestri da Roma e dall'Italia è un tema ormai ben presente negli studi sul collezionismo. Mancava però un'indagine di taglio differente, mirata ad analizzare le motivazioni, le dinamiche e gli esiti di un fenomeno apparentemente meno vistoso, l'esportazione dell'arte elaborata negli anni del pontificato di Pio VI fino all'Unità, quando Roma era ancora percepita come Accademia d'Europa e non solo come principale luogo di rifornimento per collezioni e musei. I contributi nei quali si articola questo volume, affidati a singole "voci" che in un confronto collettivo analizzano le realtà di partenza e di arrivo degli oggetti prodotti a Roma, consentono di leggere le tante sfaccettature di un problema storiografico affrontato per la prima volta in occasione della mostra "Maestà di Roma" (Roma 2003). Nato da una ricerca condotta da membri di tre Università (della Calabria, di Milano e Roma Tre) aperta a studiosi di diversa provenienza e di differenti generazioni, il cui tema centrale era l'esportazione del "modello romano" in Europa e nelle Americhe, Roma fuori di Roma ne raccoglie oggi gli esiti, dapprima presentati in un convegno internazionale (Roma, The British School at Rome 2011) e successivamente ampliati e rielaborati. Il fenomeno è letto attraverso le testimonianze delle fonti documentarie e a stampa, tramite l'azione dei mercanti stranieri e dei viaggiatori che proseguono anche in pieno Ottocento la tradizione dei Grand Tourist, la fortuna davvero universale dei modelli romani contemporanei in pittura, in scultura e anche nell'elaborazione dei nuovi linguaggi architettonici europei; fino all'industria delle arti applicate e al ruolo dell'arte sacra, che trovò in Giovanni Maria Mastai Ferretti - il futuro Pio IX - un convinto propugnatore.