Tanto di lume alle cose di architettura. Scritti per Mario Piana
Campisano Editore
Edited by Anna Pizzati, Mattia Marzi, Francesca Salatin and Damiana Lucia Paternò.
Roma, 2023; paperback, pp. 320, 240 col. ill., cm 17x24,5.
(Architettura).
series: Architettura
EAN13: 9791280956392
Subject: Essays (Art or Architecture),Urbanism
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Weight: 0 kg
L'immagine della porte biaise del cosiddetto carcere consolare a Pézenas, nel sud della Francia, ha accompagnato alcune delle lezioni che Mario Piana ha tenuto nei suoi anni di insegnamento all’Università IUAV di Venezia (1998-2022): si tratta di un portale dorico, che si segnala per essere una costruzione anamorfica. Per apprezzare questa architettura è necessario assumere una visione alternativa, scorciata e non canonica. L’invito ad abbracciare un punto di osservazione inedito, non scontato, rappresenta uno dei tratti distintivi della lezione di Mario Piana, al quale i curatori di questo volume vogliono rendere omaggio con questa raccolta di scritti. La scelta del titolo, «Tanto di lume alle cose di Architettura», è una citazione di Andrea Palladio, tratta dalla dedica al conte Giacomo Angarano che apre i primi due de I Quattro Libri dell’Architettura. L’espressione è usata dall’autore per illustrare lo scopo ultimo del suo lavoro, ossia quello di offrire un valido strumento critico a «coloro che dopo di me verranno», per esercitare «l’acutezza de lor chiari ingegni». Ricorrere a queste parole per dare un titolo al libro ci è sembrato appropriato, sia in considerazione degli importanti contributi scientifici che Mario Piana ha dato nel corso del tempo agli studi palladiani, sia in ragione delle esperienze di formazione, di ricerca e di professione che ognuno di noi ha condotto al suo fianco e che oggi per chi scrive queste poche righe di premessa rappresentano un imprescindibile punto di riferimento. Sono qui raccolti i contributi inediti di allievi, colleghi e amici che intendono ringraziarlo e manifestargli, ancora una volta, la propria stima. Non ha l’intento, né l’aspetto di un volume celebrativo in senso stretto, ma vuole essere un “festeggiamento” su carta stampata di un passaggio importante – il suo congedo dalla cattedra di restauro –, che forse meglio si addice all’indole e al profilo sempre misurati della persona a cui queste pagine sono dedicate. Si tratta di saggi che riflettono una molteplicità di prospettive e che spaziano dal restauro alla storia dell’architettura, dell’arte e della musica, dalla storia tout court al consolidamento del costruito, arrivando a toccare argomenti riguardanti lo studio dei materiali e delle tecniche costruttive antiche.