La percezione e la rappresentazione dello spazio a Bologna e in Romagna nel Rinascimento tra teoria e prassi
Clueb
Edited by M. Pigozzi.
Bologna, 2007; paperback, pp. 154, 65 b/w and col. ill., cm 14,5x21.
(Lexis. Biblioteca delle Arti. 2).
series: Lexis. Biblioteca delle Arti
ISBN: 88-491-2900-9
- EAN13: 9788849129007
Subject: Essays (Art or Architecture),Graphic Arts (Prints, Drawings, Engravings, Miniatures),Painting,Regions and Countries,Towns
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance
Places: Emilia Romagna
Languages:
Weight: 0.18 kg
L'interesse per l'architettura dipinta in prospettiva è ricordato da Vitruvio che assegna a Democrito e ad Anassagora la precisazione delle regole della rappresentazione. Tale interesse e il suo dispiegarsi nello spazio allusivo riemergono con Giotto e la committenza francescana. La connessione tra i metodi della misurazione e la rappresentazione prospettica sarà definita solo con la rinascita della scienza e la profonda trasformazione metodologica attuata dagli umanisti e dai teorici del Rinascimento. Con l'affermarsi della quadratura polifocale assistiamo al disgregarsi della concezione spaziale del Rinascimento. La nuova rappresentazione dello spazio illusivo privilegia le volte in tutte le sue forme e vi finge una realtà architettonica mutevole, espansa, stratificata.