Volare! Futurismo, aviomania, tecnica e cultura italiana del volo 1903-1940
De Luca Editori d'arte
Milano, Palazzo Reale, September 13 - November 16, 2003.
Edited by G. Caprara, Andreoli A. and Fontanella E.
Roma, 2003; paperback, pp. 204, b/w and col. ill., cm 24x30.
ISBN: 88-8016-567-4 - EAN13: 9788880165675
Subject: Graphic Arts (Prints, Drawings, Engravings, Miniatures)
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
Languages:
Weight: 1.78 kg
La mostra, oltre a celebrare l'impresa dei fratelli Wright, che nel 1903 riuscirono a sollevare dal suolo un mezzo più pesante dell'aria, si compone di una consistente rassegna di opere ed oggetti, quali modelli originali dei primi aerei, equipaggiamenti, manifesti originali delle grandi imprese aviatorie, opere di aeropittura e aeropoesia, fotografie, ritratti e manoscritti.
Obiettivo dell'esposizione è quello di testimoniare, nel primo centenario del volo, l'entusiasmo che il nostro paese attribuì alla conquista del cielo. Fra tutti i paesi, l'Italia fu infatti quello che forse si lasciò maggiormente infervorare e coinvolgere dal volo, non solo per l'importante contributo tecnologico e pionieristico che seppe dare al suo sviluppo ed alla sua diffusione, ma anche per l'apporto più originale, ossia la creazione del mito del volo.
L'entusiasmo dell'élite culturale, il coinvolgimento di Gabriele d'Annunzio e Filippo Tommaso Marinetti, l'aeropittura futurista, le grandi imprese aviatorie, il culto per l'ardimento, l'altezza, la velocità, sono infatti soltanto i risvolti più conosciuti di una passione che si fece immediatamente popolare e che fu condivisa da tutti. Nessun aspetto della vita nazionale restò dunque immune dalla "febbre aviatoria". Editoria e cinema, pittura e poesia, moda, design, grafica, fumetto, musica e giornalismo gareggiavano per esaltare l'aeroplano e le sue conquiste.
La passione per il volo toccò il culmine fra i due conflitti mondiali e neppure i disastrosi bombardamenti della Seconda Guerra mondiale riuscirono ad attenuarla del tutto.