Carlo Levi. Gli anni fiorentini 1941-1945
Donzelli Editore
Firenze, Sala Esposizioni dell'Accademia delle Arte del disegno, 4 luglio - 29 agosto 2003.
Roma, 2003; paperback, pp. 319, b/w ill., 21 col. plates, cm 21,5x28.
ISBN: 88-7989-817-5 - EAN13: 9788879898171
Subject: Essays (Art or Architecture),Monographs (Painting and Drawing)
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Places: Florence
Languages:
Weight: 1.52 kg
Carlo Levi si stabilì a Firenze nel 1941 e in questa città visse alcuni avvenimenti cruciali: fu di nuovo in carcere nel giugno-luglio 1943; dopo l'8 settembre trovò rifugio nella casa-pensione di Anna Maria Ichino, dove scrisse Cristo si è fermato a Eboli ; entrò nella Resistenza fiorentina e dopo la Liberazione divenne direttore del quotidiano del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale, "La Nazione del Popolo". In questi stessi anni dipinse una serie di opere di forte valore innovativo nel suo percorso pittorico e iniziò un'inedita produzione scultorea.
La mostra presenta testimonianze archivistiche - provenienti dal Fondo Giovanni Colacicchi, solo di recente è stato messo a disposizione degli studiosi (lettere e documenti che Levi, prima di partire per Roma nel 1945, lasciò a Firenze presso lo studio di un amico, il pittore e azionista fiorentino Giovanni Colacicchi) dal fondo della Fondazione Carlo Levi e da altri archivi di Firenze e di Torino - e opere d'arte, prestate da musei (Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, Musei Civici di Pordenone), da Enti e Istituti culturali (Fondazione Carlo Levi, sede RAI di Trieste e Istituto St,orico della Resistenza in Toscana) e da varie collezioni private italiane.
Si tratta di 51 dipinti, di una scultura e di 21 opere su carta. Accanto ad opere note - quali le tele e i monotipi dedicati a drammatiche visioni degli effetti della guerra e i ritratti di Eugenio Montale, Carlo Emilio Gadda, Mario Tobino, Manlio Cancogni e Cesare Brandi - saranno presentate 27 tele inedite o mai esposte (ritratti, nature morte, autoritratti, nudi e paesaggi), la scultura Gli amanti , rintracciata proprio in occasione di questa mostra e disegni, anch'essi mai esposti, con ritratti di Carlo Ludovico Ragghianti e Mario Spinella, immagini satiriche del fascismo e bozzetti legati all'attività politica e letteraria di Levi