Regio XI. Mediolanum I
Edipuglia
Edited by G. Cuscito.
Santo Spirito, 2009; paperback, pp. 128, b/w ill., cm 17x24.
(ICI. Inscriptiones Christianae Italiae. 12).
(Ici-Inscriptiones Christianae Italiae. 12).
series: ICI. Inscriptiones Christianae Italiae
ISBN: 88-7228-503-8 - EAN13: 9788872285039
Subject: Essays on Ancient Times
Period: 0-1000 (0-XI) Ancient World
Languages:
Weight: 0.62 kg
Una serie di punte di freccia e lame di selce di età eneolitica trovate presso la chiesa di S. Giovanni in Conca nel 1888, un ripostiglio di asce in bronzo, tombe a incinerazione e ceramica della tarda età del bronzo, corredi funerari legati alla tarda fase della cosiddetta civiltà di Golasecca sono i più antichi segni di presenza umana in quell'abitato su un modesto rilievo della piatta pianura padana, che i Galli Insubri, penetrati in Italia nel 388 a.C., elessero a capitale della loro tribù e, con nome gallico, chiamarono Mediolanum o Mediolanium. Il più rilevante documento di presenza gallica in città è dato da un ripostiglio di monete padane trovato nel 1936 in piazza Fontana, poco fuori della cerchia murale repubblicana. Della presenza etrusca sul territorio urbano mancano segni definiti.
Nonostante la scarsità di documenti monumentali, non c'è dubbio che Milano debba aver ricevuto sviluppo e incremento nella prima età imperiale, quando, inclusa nella regio XI dell'ordinamento augusteo, divenne importante centro della Transpadana. Nell'età di Adriano, o in quella di Marco Aurelio, Mediolanum ebbe il titolo onorario di colonia Aelia o Antoniniana (CIL V 5465, 5515) a conferma dell'importanza della città anche per la sua posizione strategica come nodo stradale da cui partivano le vie transalpine e per l'attenzione di cui fu oggetto da parte dell'amministrazione imperiale. La descrizione della città fornita dal poeta Decimo Magno Ausonio (Ordo urb. Nob. , VII) fra il 380 e il 390 rimane un documento fondamentale per la ricostruzione della fisionomia urbana di Milano nel sec. IV, anche se si tratta di una descrizione "laica" dalla quale sono assenti gli edifici di committenza ecclesiastica. Ma accanto all'abbondanza di mezzi e alla ricchezza degli edifici, egli non manca di mettere in rilievo i facunda virorum ingenia, in riferimento allo sviluppo culturale di cui godette la città nella seconda metà del sec. IV come sede imperiale; per tutto questo egli poteva scrivere: et Mediolani mira omnia ("a Milano tutto è meraviglioso").
Indice
Bibliografia generale
Bibliografia specifica
Introduzione
EDIZIONE E COMMENTO
Il cimitero milanese di S. Eustorgio
L'area cemeteriale di S. Lorenzo Maggiore
Il recinto di S. Vittore al Corpo fuori Porta Vercellina
Il cimitero presso S. Celso
Il "coemeterium romanum" a S. Calimero
Il cimitero a S. Simpliciano
INDICI Antroponimi Nomina sacra Nomi dei consoli Vocaboli Simboli