Sintomi familiari
Edizioni ETS
Pisa, 2007; paperback.
(Percorsi di psicanalisi).
series: Percorsi di psicanalisi
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Weight: 1 kg
I sintomi si fanno in famiglia, e possono dirsi familiari in più di un senso.
Sintomi familiari perché legati a doppio, triplo filo alla struttura della famiglia luogo di elezione dei complessi tipici dello sviluppo psichico.
Sintomi familiari perché diffusi, a volte in modo endemico, nella società, così abituali da risultare asintomatici. I sintomi sono talmente "noi" che spesso non ne vogliamo sapere niente di "guarire".
L'essere umano è fatto di parole e dunque saranno le parole che lo precederanno, lo guideranno e gli consentiranno di esistere. Decisive sono allora quelle parole che gli rivolgerà il padre o che gli porgerà la madre. I sintomi sono familiari anche perché senza l'altro si muore. Fin dalla fase dello specchio senza l'aiuto dell'Altro, il soggetto non sa chi sia e se non è nel desiderio dell'Altro vive l'angoscia di morte. Così, quando "l'inquietante estraneità" dell'invecchiamento colpisce il soggetto, questi nel suo inconscio sa che corre il rischio di non essere più nel desiderio dell'altro e può morirne. Sintomi familiari infine ai quali corrispondono diverse strutture soggettive: nevrosi o psicosi, sublimazioni o perversioni, inibizioni o angosce. Tutte cose che si imparano in famiglia e che occorre provare ad ascoltare.
Così questo testo diventa un'occasione per ascoltare ed elaborare la ricchezza delle storie personali, i differenti sintomi familiari, con l'auspicio di poter mantenere aperta un'interrogazione critica della psicanalisi.
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