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Lampi sublimi a Ferrara. Tra Michelangelo e Tiziano Bastianino e il cantiere di San Paolo

Edizioni Edisai

Ferrara, Pinacote Nazionale, December 13, 2014 - March 15, 2015.
Ferrara, Pinacoteca Nazionale, December 13, 2014 - March 15, 2015.
Ferrara, 2017; paperback, pp. 176, b/w and col. ill., cm 16,5x24.

ISBN: 88-96714-29-X - EAN13: 9788896714294

Subject: Essays (Art or Architecture),Painting

Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance

Places: Emilia Romagna

Languages:  italian text  

Weight: 0.84 kg


Lampi sublimi è la concisa èkphrasis con cui Roberto Longhi (1934) tradusse in parole sia l'essenza visiva delle opere che Sebastiano Filippi detto il Bastianino (Ferrara 1528/32 - 1602) dipinse negli ultimi vent'anni del Cinquecento in San Paolo a Ferrara, sia il loro processo creativo: i lampi sono quelli che agitano una scena figurativa post rinascimentale e controriformata che si è infoscata, non ha limpidezza e chiarore e s'immerge in drammatici effetti luministici di ombre, di bagliori, di nebbie. Il sostantivo evoca anche i baleni, i rapidi movimenti di un pennello veloce che ha conquistato una sorprendente libertà dalla forma chiusa, una emancipazione ispirata dai veneti, da Tiziano e applicata da Bastianino con effetti dirompenti alla umanità eroica e irriducibile di Michelangelo. L'attributo sublime dell' èkphrasis longhiana coglie, infine, l'altezza e l'emozionante effetto che ci procura la visione di questa esperienza.
In mostra opere di Dosso e Battista Dossi, Tiziano, Camillo Filippi, Giorgio Ghisi, Ludovico Settevecchi sono raccolte a illustrare le componenti culturali di Bastianino, un pittore misterioso, che a pochi anni dalla morte venne definito "differente da tutti" (Barotti 1620) e che "formò i suoi nudi ..come i vetri, in un sol fiato buttati " (Superbi 1770). Nel 1963 Francesco Arcangeli in una appassionante monografia colse del pittore la rabdomantica sensibilità a captare ed esprimere la fine della civiltà rinascimentale estense e la "romantica distruzione della grande forma plastica italiana; per approdare in un suo personalissimo rien est materiel dans l'espace.

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