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Patong. La grande scultura dei popoli del Borneo dalle Collezioni del Museo e delle Culture di Lugano

Edizioni Gabriele Mazzotta

Arcore, Scuderie della Villa Borromeo d'Adda, October 5, 2008 - February 15, 2009.
Edited by P. Maiullari.
Milano, 2008; paperback, b/w and col. ill., cm 20x27.
(Altrarti. 2).

series: Altrarti

ISBN: 88-202-1900-X - EAN13: 9788820219000

Subject: Collections,Sculpture

Places: Europe,Out of Europe

Languages:  italian text  

Weight: 0.92 kg


L'esposizione, già presentata alla Galleria Gottardo di Lugano nel corso del 2007 con un ampio consenso di pubblico, presenta una selezione di capolavori di scultura lignea realizzati tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento da diversi gruppi etnici del Borneo centrale e meridionale. La mostra è il risultato di una ricerca condotta dal Museo delle Culture a partire dal Novembre 2005, ricerca che ha avuto già alcuni importanti esiti e che, dopo l'esposizione milanese, continuerà nei prossimi anni per delineare al piú alto livello la specificità e il valore delle arti dei popoli del Borneo. Le trentanove opere esposte, tutte appartenenti al MCL e facenti parte della Collezione Brignoni, hanno un inestimabile valore antropologico e artistico, e costituiscono la piú importante raccolta al mondo di questo genere.
La mostra, che si avvale del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del contributo della Regione Lombardia e del patrocinio e contributo della Provincia di Milano-Progetto Monza e Brianza, nonché del Governo indonesiano, ed è organizzata in collaborazione con la Fondazione Antonio Mazzotta di Milano, varca per la prima volta quest'anno i confini nazionali in occasione dell'inaugurazione delle Scuderie di Villa Borromeo D'Adda, nuova sede espositiva del Comune di Arcore. Lo storico edificio è infatti stato recentemente restaurato ed è probabile che nei prossimi anni, dopo questo brillante inizio, ospiterà con continuità esposizioni di arte etnica e di antropologia dell'arte.

Le opere esposte si suddividono in due grandi sezioni: da una parte abbiamo le sculture di maggiori dimensioni che raffigurano antenati, sacerdoti e spiriti, i pali antropomorfi utilizzati per i sacrifici e alcuni elementi architettonici scolpiti con motivi zoomorfi; dall'altra vi sono raffinati oggetti, di dimensioni più contenute, dei popoli dayak.
La maggior parte degli oggetti selezionati per la mostra riveste un fondamentale ruolo funzionale, architettonico e cerimoniale, testimoniato dalle loro misure spesso monumentali. La mostra rappresenta inoltre, per la sua qualità, una novità assoluta per il pubblico italiano e costituisce, a più livelli, un osservatorio privilegiato per ricostruire una civiltà di grande importanza artistica e antropologica, con esemplari di grande valore anche per il moderno mercato dell'arte etnica, oggi in notevolissima crescita.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci