Giambattista Piranesi. Matrici Incise 1756-1757. Le Antichità Romane. Lettere di Giustificazione

L'Istituto Nazionale per la Grafica prosegue l'edizione del catalogo generale delle matrici di Giambattista Piranesi, che prevede entro il 2020 la pubblicazione delle 964 lastre autografe conservate nella Calcografia Nazionale dal 1839.
Questo secondo volume prende in analisi le 262 lastre incise per Le Antichità Romane, opera edita nel 1756 e divenuta in breve tempo molto nota, ponendo l'artista veneto al centro dell'attenzione del mondo culturale europeo. Lo studio delle matrici, che si è avvalso anche dei dati emersi durante il restauro, ha consentito inoltre di evidenziare il procedimento tecnico alla base della realizzazione delle stampe, fondamentale per l'individuazione di collaboratori e quindi utile per ricostruire il funzionamento della famosa bottega del grande incisore veneto, prima in via del Corso e poi a via Sistina. Si tratta quindi di una novità assoluta perché se l'opera di Piranesi è stata oggetto di numerosi studi, rimanevano però ancora da analizzare le matrici, che per la prima volta vengono qui riprodotte a colori, accompagnate da schede critiche e messe a confronto con le preziose stampe antiche conservate nelle più prestigiose biblioteche romane.
Lo studio sulle Antichità Romane si conclude con le matrici delle Lettere di Giustificazione, la prima opera "polemica" realizzata per documentare il dissidio con il mancato mecenate James Caulfield, visconte di Charlemont; una cronaca vivace che descrive bene l'ambito culturale internazionale in cui si è mosso il nostro artista a metà Settecento.
Il catalogo, a cura di Ginevra Mariani, autrice del testo introduttivo, è corredato da un saggio dell'archeologo Carlo Gasparri sul rapporto dell'opera con la nascita della moderna topografia, e dai contributi di Giovanna Scaloni e Ciro Salinitro sulla tecnica incisoria di Piranesi e sulle incisioni finora inedite che l'artista realizzò sul verso delle matrici. L'analisi delle legature antiche di Gabriella Pace e i dati sulla ristampa di alcune matrici delle Antichità di Luigi Zuccarello chiudono in Appendice gli interventi nel volume.