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Tesori del Regno. L'Ornamentazione delle Cripte delle Cattedrali di Salerno e Amalfi nel XVII Secolo

Edizioni Paparo

Edited by Restaino C.
Napoli, 2011; paperback, pp. 220, b/w and col. ill., cm 24x28.

ISBN: 88-97083-01-3 - EAN13: 9788897083016

Subject: Essays (Art or Architecture)

Places: Campania

Languages:  italian text  

Weight: 1.18 kg


Nell'età della Controriforma il culto degli Apostoli, così come quello dei martiri e delle loro reliquie, si riconnette al revival paleocristiano che, diffusosi a partire dagli anni del pontificato di Gregorio XIII, sulla scorta dei numerosi ritrovamenti di testimonianze della prima era cristiana, trionfa per tutto il periodo barocco. Nel Regno di Napoli il culto degli Apostoli si fondava sulla presenza delle reliquie di Matteo e Andrea, conservate rispettivamente nelle Cripte delle cattedrali di Salerno e Amalfi. Per custodire adeguatamente le loro spoglie si decise, agli inizi del '600, di rinnovare e adornare questi due luoghi, con una magnificenza tale che, a dire dello storico Capaccio, esse vennero ad assumere in ambito regnicolo un'importanza paragonabile a quella dell'Escorial di Madrid.
Il rinnovamento, d'altronde, fu promosso daglistessi sovrani Filippo II e poi Filippo III e le cripte furono oggetto di visite da parte di quasi tutti i vicerè spagnoli.
Secondo la testimonianza di Domenico Fontana, l'architetto che progettò e diresse tutti i lavori, l'iniziativa nacque appunto da una visita del vicerè Juan de Zuniga, che essendosi recato a Salerno ed Amalfi per sua devozione, avrebbe trovato quei luoghi mal adornati; pertanto al suo ritorno in Spagna si sarebbe adoperato presso Filippo II per la realizzazione delle opere. La visita deve essere avvenuta fra il 1592 - anno di arrivo del Fontana a Napoli - e il 1595, che segna la fine del viceregnato del conte di Miranda.
Prendendo spunto dal lungo e complesso lavoro di restauro delle due cripte condotto dalla Soprintendenza di Salerno e Avellino, il volume, corredato da un ricco apparato documentario, intende fornire una prima completa lettura delle decorazioni pittoriche e scultoree dei due siti, tuttora oggetto di grande venerazione e di importanti flussi turistici. Nella prima parte un saggio di Concetta Restaino ripercorre le vicende storiche delle due cripte, sorte per custodire le reliquie dei due apostoli, partendo dal culto di san Matteo, introdotto a Salerno dai Longobardi e disant'Andrea ad Amalfi, innestato nel tessuto cultuale della città dal carismatico cardinale Pietro Capuano, di ritorno da una delle sue missioni in Oriente; dopo la ricostruzione dell'assetto dei due monumenti anteriore al rinnovamento progettato dal Fontana, viene descritta la genesi dei lavori nel quadro storico delle vicende delle due città, entrambe passate nel regio demanio negli ultimi decenni del XVI secolo. I lavori nelle due cripte e gli interventi degli artisti - Domenico Fontana, Michelangelo Nacherino, Pietro Bernini, Belisario Corenzio, Vincenzo de Pino, Francesco Cassani ecc. - vengono poi delineati col supporto di un corpus di oltre 150 documenti dell'Archivio Storico del Banco di Napoli, messo a punto da Eduardo Nappi sulla base del nucleo documentario pubblicato dal d'Addosio nel 1909, ora rivisto e arricchito da un centinaio di polizze di pagamento inedite. Il saggio è inoltre arricchito da un'antologia di fonti rare e da una serie di atti notarili relativi alle visite dei vicerè spagnoli ai due monumenti.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci