Arte liberata. Capolavori salvati dalla guerra 1937-1947
Electa
Roma, Scuderie del Quirinale, December 16, 2022 - April 10, 2023.
Edited by L. Gallo and Morselli R.
Milano, 2023; paperback, pp. 448, col. ill., cm 22x28.
ISBN: 88-9282-338-8
- EAN13: 9788892823389
Subject: Essays (Art or Architecture),Painting,Sculpture
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance,1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
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Weight: 0.86 kg
L'esposizione è dedicata alle figure che nel contesto drammatico della Seconda guerra mondiale ebbero la lungimiranza di comprendere la minaccia che incombeva sul patrimonio artistico del nostro Paese e che misero in atto con eroismo e tempismo iniziative determinati per metterlo in sicurezza, riuscendo così a salvare un gran numero capolavori dalla distruzione. Con lo scoppio della guerra, le massime autorità della cultura italiana, per scongiurare il pericolo dei bombardamenti aerei, diedero vita alla cosiddetta "operazione salvataggio", che prevedeva lo spostamento delle opere d'arte mobili fuori dai centri urbani e la protezione in loco dei beni che non potevano essere movimentati. La mostra e il catalogo ricompongono in un unico racconto gli episodi e i protagonisti di questa operazione: alcuni sono già stati raccontati singolarmente, altri sono stati dimenticati e meritano invece di essere ricordati. Tutti costituiscono tasselli fondamentali per tracciare il percorso virtuoso della tutela dei Beni Culturali in Italia. Personaggi come Pasquale Rotondi, Noemi Gabrielli, Palma Bucarelli, Fernanda Wittgens, Emilio Lavagnino e Francesco Arcangeli interpretarono la propria professione all'insegna di un interesse comune nella drammatica contingenza bellica: le loro storie confluiscono nella mostra e nel volume che la accompagna. Saranno presentati, oltre a una selezione di capolavori salvati durante la guerra, un ampio panorama documentario, fotografico e sonoro per un racconto avvincente e immersivo di un momento drammatico ma allo stesso tempo fondativo per una nuova coscienza civica. Il catalogo è stato ideato in modo da riflettere la struttura tematica della mostra attraverso le storie di questi anti-eroi e anti-eroine che difesero con le opere il concetto stesso di bene culturale quale metafora di salvaguardia di una memoria collettiva e identitaria.