Fabrizio Clerici. Opere 1937-1992
Enzo Sellerio editore
Marsala, Convento del Carmine, July 7 - October 28, 2007.
Edited by Troisi S.
Palermo, 2007; paperback, pp. 207, b/w ill., 87 col. plates, cm 21,5x27,5.
(Cataloghi).
series: Cataloghi
ISBN: 88-7681-164-8
- EAN13: 9788876811647
Subject: Collections,Essays (Art or Architecture),Graphic Arts (Prints, Drawings, Engravings, Miniatures),Monographs (Painting and Drawing),Painting
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Places: Europe
Languages:
Weight: 0.935 kg
Pittore, scenografo, disegnatore, Fabrizio Clerici (1913-1993) ha attraversato l'arte del secondo Novecento con una figurazione coltissima e satura di riferimenti e citazioni individuando, nella grande eredità del passato, i segni premonitori dell'inquietudine contemporanea. Le archeologie fantastiche, le stanze popolate da presenze misteriose, le apparizioni dei simulacri delle antiche divinità egizie scandiscono così uno scenario di catastrofi e naufragi da cui emergono gli archetipi dell'immaginazione. A dispetto della sua apparente inattualità, e della sua difficile collocazione nell'ambito di tendenze e movimenti, l'opera di Clerici annoda le sue radici ad alcuni elementi cruciali della cultura del secolo scorso: i temi della colpa e della metamorfosi, della memoria e delle rovine sono assunti come prospettive di accesso ai grandi motivi della filosofia e della letteratura novecentesche. Pittore letterato, Clerici ha condotto entro la sensibilità moderna un modello che era già stato dell'illuminismo, e prima ancora del barocco e del manierismo: quello di una prassi figurativa intrisa delle problematiche intellettuali, e come tale capace di rimettere in circolo come attuali gli emblemi delle culture passate. Le numerose suggestioni che costellano l'opera di Clerici, da Signorelli a Kircher, da Piranesi a Friedrich, da Klinger a Böcklin, disegnano così una geografia della psiche dove l'archeologia dei segni collettivi è opera di scavo e di analisi della memoria individuale.