Saba extravagante. Atti del Convegno Internazionale di studi (Milano, 14-16 novembre 2007)
Fabrizio Serra Editore
Milano, Atti del convegno internazionale di studi, November 14 - November 16, 2007.
Edited by G. Baroni.
Pisa, 2008; paperback, pp. 480, ill., cm 17x24,5.
(Rivista di Letteratura Italiana. 2).
(Rivista di letteratura italiana. Rivista quadrimestrale diretta da Giorgio Baroni e Michele Dell'Aquila. XXVI. 2-3. 2008).
series: Rivista di Letteratura Italiana
Other editions available: ISSN 0392-825X
ISBN: 88-6227-113-1 - EAN13: 9788862271134
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
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Weight: 1.28 kg
Scoperte e conferme della vastità del retroterra culturale sabiano non contrastano con la sua "Musa dai semplici panni" o con il suo equiparare (in Dialogo di Quasi un racconto) il proprio canto a quello di un "rosignuolo" o di un merlo: la raggiunta innocenza della parola è l'esito più cristallino della sua fatica di poeta, capace di creare nuova classicità da materia intramontabile, riproposta con la freschezza del canto di un uccello che non teme di ripetere: "la dolcezza del mondo è una una una". Si può dire che dalla straordinaria capacità di esprimere complesse sofferenze e amore e dolore universali in modi che danno l'idea di assoluta spontaneità, leggerezza, facilità, deriva l'unicità di Saba nel panorama poetico del Novecento italiano. Ma tale conquista pas¬sa attraverso la conoscenza di tutto un universo letterario, da lui interiorizzato nella sua formazione familiare e giovanile e durante le giornate e gli anni trascorsi nel suo antro di antiquario di libri. Gli studi qui raccolti circostanziano l'antichità delle sue radici letterarie, sia sul versante giudaico-cristiano, rappresentato dalla Bibbia, sia su quello greco (il mito di Ulisse) e romano (Virgilio). Il collegamento con i grandi della letteratura italia¬na è documentato a partire dai padri fondatori, Dante e Petrarca, e a seguire con i maggiori soprattutto dei secoli diciottesimo e diciannovesimo: Vittorio Alfieri, Giu¬seppe Parini, Ugo Foscolo, Alessandro Manzoni, Giacomo Leopardi, tutti per Saba autentici maestri. Soltanto su tali basi incide l'influenza dei poeti contemporanei - un campionario significativo almeno dei maggiori - conosciuti e spesso frequentati per¬sonalmente o, almeno, per lettera con rapporti anche pluriennali, in cui contano a volte faccende personali e interessi editoriali, osmosi letteraria e commercio di libri, politica e affetti. Tutto un insieme di elementi utili tanto per integrare la conoscen¬za dell'uomo quanto per affinare l'interpretazione della sua opera, ancora in piena evoluzione, come dimostrano la varietà e ricchezza dei contributi usciti in questo convegno.
Sommario: G. Baroni, Introduzione; G. Savoca, Saba, Petrarca e "la paura di ripeter se stessi"; G. Cavallini, Sulla presenza, frequente ma discreta, di Dante nelle Prose; C. Benussi, Saba: il periodo bolognese (1912-1914); L. Fontanella, Su Umberto Saba narratore; A. Rondini, Da Umberto Saba a Primo Levi; S. Ramat, Saba per Sereni, Sereni per Saba; B. Carle, Bolaffio e Saba: la consonanza artistica; G. Bárberi Squarotti, Entello e Ulisse; M. Pieri, La vera Carmen o il partigiano Ernani; V. Zaccaro, Saba e la malinconia; M. Lentzen, "Un classico, maturato in un ambiente romantico". Umberto Saba e Giacomo Leopardi; W. El Beih, Il Canzoniere: storia di un pellegrinaggio irrequieto; A. Paganini, Le 'Ultime cose' svizzere di Umberto Saba; A. Camps, Per uno studio della ricezione di Umberto Saba in Spagna: l'Ernesto di Saba nella sua prima traduzione spagnola; M. Pecora, Saba, Penna e una passeggiata veneziana; M. Dillon Wanke, Il bambino di Saba; P. Di Sacco, Saba, i poeti e il calcio; E. Frontaloni, Nota su Saba e la politica, in prosa; B. Rombi, La poetica cordiale di Saba e Barile; P. Zovatto, La religiosità di Saba; M. Montanile, Saba, il cinema e Charlot; A. Scarsella, Cercare Saba: da Parole a Ultime cose. Spunti da cinque lettere (1935-1938) a Manlio Dazzi e da una cartolina di Gianfranco Contini; F. Strazzi, "Ulisse al declino". Il trasporto di Saba; E. Ajello, Saba e Gozzano. Dintorno a due fotografie; P. Baioni, Umberto Saba: versi dispersi; P. Senna, Paragrafi di critica sabiana: Angelo Barile e Adriano Grande da "Circoli" a "Persona"; M. C. Albonico, Verità e menzogna nella lirica di Saba; G. Vacchelli, Echi biblici nella poesia di Saba. Tra Scrittura e ri-Scritture; C. Gibellini, Sul carteggio Saba-Sereni; E. Mezzetta, Eroi nel Canzoniere. Oreste Ippolito, Ulisse tra ritorni e partenze; C. A. D'Antoni, Monodia ed eterofonia nelle 'fughe' di Saba; R. Salsano, Illazioni su poetica e psicologia: ricorrenze della parola 'cosa' in Saba; G. Di Paola Dollorenzo, Dantismo e dantismi di Saba; S. Ritrovato, Un paesaggio 'extravagante' per Umberto Saba; E. Serra, Barche e velieri adriatici del Novecento. Divagazioni tra Saba, Giotti, Marin; G. Raffaele, Cronistoria dell'Epistolario; F. Millefiorini, Viaggi e soggiorni nel Canzoniere di Saba. Inseguendo il padre "pel mondo pellegrino"; M. I. Giabakgi, Saba, Alfieri e "quella leggera incrinatura"; G. Mura, Il livello emozionale del discorso in Umberto Saba; A. Pastore, Quasi un racconto. Umberto Saba in una pagina 'milanese' di Bruno Maier; S. Assenza, Del Sud. Saba e il Mediterraneo; C. Cappelletti, Geografia di Scorciatoie; A. Modena, Saba al Convegno; A. Neiger, "Era questo la vita: un sorso amaro"; M. Migliorati, Saba su Manzoni; T. Piras, Saba e Montale. Storia di un'amicizia nelle lettere di Bazlen e Svevo a Montale; G. Pettinari, Saba e Parini: la vocazione didascalica del messaggio poetico; M. Napoli, Umberto Saba tra retorica e antiretorica; V. Giannantonio, Storia e cronistoria dell'esilio: Ultime cose di Umberto Saba; N. Magnani, Saba e l'"officina parmigiana": i rapporti e la ricezione del poeta triestino nella Parma bertolucciana; G. Lavezzi, L'ombra azzurra di Federico Almansi; G. Giacomazzi, Saba e Roma; B. Calderone, Parole di Penna e di Saba; N. Trotta, Umberto Saba al Fondo Manoscritti dell'Università di Pavia; D. Tomasello, Drammaturgia di un letterato. Umberto Saba in scena; V. González Martín, Luoghi reali e luoghi immaginari nella poesia di Saba; A. Bellio, La scena del delitto e altro su Saba stravagante; E. Esposito, Poeti e poetiche nella Milano del dopoguerra; G. Dell'Aquila, "Come una madre negra": Roma nelle parole di Umberto Saba; G. Baroni, Saba quasi extravagante; L. Fava Guzzetta, "Solaria" e Saba; F. Bernardini Napoletano, "Caro amico umano e nemico letterario". Lettere di Umberto Saba a Enrico Falqui; R. Cavalluzzi, Mediterranee: ancora "della vita il doloroso amore"; G. A. Camerino, Saba. I luoghi del ritorno; L. Martellini, Saba-Malaparte: un'amicizia; C. Milani, Lingua e testo in poesie di Umberto Saba; F. Danelon, Saba e Foscolo; S. Ghiazza, Carlo Levi, Umberto Saba e la poetica dell'"oggettività"; M. Paino, All'ombra di altri Canzonieri; A. Cinquegrani, L'officina di Ernesto; G. Carnazzi, Saba e il "Corriere"; A. I. Villa, La capra elleno-semita; E. Livorni, Il sogno e Lo specchio. La 'poesia onesta' e la poesia ermetica di Umberto Saba; M. Ceroti, Bibliografia sabiana: 1997-2007; D. O'Grady, Da Milano al mito: acqua e mare in Mediterranee di Umberto Saba; G. Sica, L''idea' di un filmato su Umberto Saba.