Piety and Pragmatism. Spiritualism in Futurist Art. Arte sacra futurista. spiritualità e pragmatismo
Gangemi Editore
Londra, Estorick Collection, 26 settembre - 23 dicembre 2007.
Italian and English Text.
Roma, 2007; paperback, pp. 128, col. ill., col. plates, cm 24x30.
ISBN: 88-492-1310-7
- EAN13: 9788849213102
Subject: Essays (Art or Architecture),Mosaic,Painting,Religious Architecture/Art,Sculpture
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
Places: Europe,Italy
Extra: Futurism and Avant-Gardes,Religion Art
Languages:
Weight: 0.903 kg
Nel 1931 viene pubblicato in Italia il Manifesto dell'arte sacra futurista. Dissacrante e tagliente, come sempre, fu presto attaccato per il contrasto con il corrente gusto estetico e per espressioni irridenti la devozione. Pur ribadendo Marinetti l'anticlericalismo, l'attenzione per il sacro rappresenta un allineamento al Concordato fra Stato e Chiesa del 1929. In realtà, l'arte sacra era già praticata da alcuni futuristi, caratterizzandosi per esempi di deciso rinnovamento di un linguaggio ormai obsoleto. Il Futurismo, la cui religione era stata per anni quella del progresso e della macchina, si accorge di essersi spinto oltre i confini del tempo e della materia, là dove solo lo spirito può aleggiare. La Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra e il Ministero degli Esteri italiano, anche in vista del Centenario della fondazione del Futurismo (1909), presentano questa mostra, la prima nel suo genere, che consente un'ampia rilettura di questo sviluppo futurista fino ad ora poco studiato e conosciuto, attraverso le opere dei maggiori esponenti del movimento attivi all'epoca, a partire da Giacomo Balla, Fillia e Gerardo Dottori.