Il Principe Romano. Ritratti dell'Aristocrazia Pontificia nellìEtà Barocca.
Gangemi Editore
Roma, Castel Sant'Angelo, October 12 - December 2, 2007.
Edited by Petrucci F. and Tittoni M. E.
atti dell'Aristocrazia Pontificia nell'Età Barocca.
Roma, 2007; paperback, pp. 125, b/w ill., 44 col. plates, cm 21,5x30.
ISBN: 88-492-1328-X - EAN13: 9788849213287
Subject: Collections,Essays (Art or Architecture),Painting
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance
Places: Latium
Extra: Baroque & Rococo
Languages:
Weight: 0.776 kg
Il Cinquecento vede la diffusione della tipologia del "condottiero", adatto ad esprimere il ruolo del nobile a difesa contro l'eresia e le insidie espansionistiche degli infedeli. Successivamente, a partire dalla seconda metà del Seicento, si afferma sempre più l'aspetto laicale. Stoffe preziose e vaporose parrucche si sostituiscono all'armatura, mentre l'eleganza e la forma prendono il sopravvento su consuetudini ancora di carattere feudale. Dalla seconda metà del Settecento, conseguentemente alla circolazione delle nuove idee illuministe, si vuole conferire maggiore risalto all'aspetto intellettuale, per cui si assiste all'assoluta preminenza del ritratto dell'aristocratico in abito civile con accanto ricercati oggetti di antiquariato o libri a mettere in evidenza proprio tale aspetto.
Accanto all'approfondita indagine sulla ritrattistica, la mostra offre anche lo spunto per conoscere alcuni artisti che si sono cimentati con il genere del ritratto, diventando in alcuni casi dei veri propri specialisti. È il caso del pittore seicentesco Ferdinand Voet, soprannominato "Ferdinando dei ritratti", artista arrivato a Roma dalla nativa Anversa e divenuto in breve tempo uno dei massimi ritrattisti della Roma Barocca. La sua ascendenza fiamminga, che si rivela nell'attenzione alla descrizione realistica dei tratti e degli abbigliamenti, oltre che all'indagine psicologica, lo porta a lavorare per gli esponenti di importanti casate fra le quali troviamo i Chigi, i Borghese, i Colonna, i Pamphilj. Sono le stesse famiglie che fanno a gara per proporsi come i più importanti committenti dei capolavori artistici del tempo in un sodalizio continuo fra arte e potere a Roma, fino al Settecento punto di riferimento per l'espressione artistica del mondo intero.