Luigi Moretti e i progetti per Galloro. 1937-1942

Il libroripercorregli itinerarimorettianidegli anniTrenta nel cuore dei Castelli Romani, proponendo l'analisi di una serie di architetture poco note di LuigiMoretti. I progetti di LuigiMoretti perGalloro si susseguono dal 1937al1942, quando l'attività edilizia inItalia siblocca quasi completamenteper causebelliche.Si trattadi anni decisivi per la vita e la carriera dell'architetto, in cui egli progetta i suoi capolavori per laGIL e durante i quali si impegnaperunregime apparentemente trionfante, che egli approva e sostiene in tutti imodi.Quasi nulla delle innovazioni stilistiche presenti nelle sue operemaggiori è però visibile nei progetti per i Castelli Romani, nei qualiMoretti fa prevalere la suggestione dei luoghi sulla ricerca formale, i rimandimitologici e storici alle novità ardite e si comporta più come un letterato che come un architetto, volutamente, coscientemente, elegantemente, spregiudicatamente.
LuigiMoretti aGalloro è un artefice di cui la Regione Lazio si interessa da anni, promuovendo una serie di studi epubblicazionima soprattuttoil graduale restauro dell'exGILdiTrasteveredel1933. Inparticolare, laSala d'onore edellememorie èdivenutaunospazioespositivo già conosciuto e amato dai romani e dai visitatori in genere, ed è stato riaperto con una mostra comprendente le tavole di progetto dell'architetto romano per quella struttura, conservate all'Archivio Centraledello Stato-Fondo-Moretti, inauguratanella primaveradel 2007.Presto altre iniziativedellaRegione Lazio seguiranno quella curata da Franco Storelli e centrata sull'operazionedi restauro, vistoche gli studi su Morettiproseguonoe soprattuttole giovani generazioni sembrano prediligere l'opera di un artista romano ed al tempostessocosmopolita, amantedellapropria cittàma anche convintocittadinodelmondo.Analizzare l'opera diMoretti aGalloro ci restituisce un ritratto da giovane dell'architetto, alle prese con affascinanti richiami alla latinità nel cuore di quella zona incantata che erano e sono ancora i Castelli Romani. Si tratta di architetture private, di case per amici e conoscenti che ci rivelano molto diMoretti, dei suoi gusti, delle sue preferenze, degli amori di colui che si definiva, prima di tutto, " un architetto romano".