Il Tesoro di Antichità. Winckelmann e il Museo Capitolino nella Roma del Settecento
Gangemi Editore
Roma, Musei Capitolini, December 7, 2017 - April 22, 2018.
Edited by Parisi Presicce C. and Dodero E.
Roma, 2017; paperback, pp. 384, b/w and col. ill., cm 21,5x28.
(Arti Visive, Architettura e Urbanistica).
series: Arti Visive, Architettura e Urbanistica
ISBN: 88-492-3537-2
- EAN13: 9788849235371
Subject: Collections,Essays on Ancient Times,Graphic Arts (Prints, Drawings, Engravings, Miniatures),Painting
Period: 0-1000 (0-XI) Ancient World,1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance,1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
Places: Latium,Rome
Languages:
Weight: 1.99 kg
«Vivo come un artista e come tale sono accolto nei luoghi dove ai giovani è permesso di studiare, come nel Campidoglio. Qui è il Tesoro delle Antichità di Roma e qui ci si può trattenere in tutta libertà dalla mattina alla sera». È il 7 dicembre del 1755 ed è con queste parole che Johann Joachim Winckelmann (1717-1768) descrive a un amico la sua prima visita al Museo Capitolino. Negli anni in cui Winckelmann rivoluziona il modo di studiare le testimonianze del mondo antico, il modello di museo pubblico rappresentato dal Museo Capitolino si diffonde in tutta Europa, segnando la nascita di nuove modalità di fruizione dei beni culturali: un «Tesoro di Antichità» non più concepito come proprietà esclusiva di pochi, ma come luogo destinato all'avanzamento culturale della società.