Il pensiero poetante. L'immaginario
Genesi
Edited by Dainotti F.
Torino, 2023; paperback, pp. 176, cm 15x21.
(Letteratura & psicanalisi. 45).
series: Letteratura & psicanalisi.
ISBN: 88-7414-937-9
- EAN13: 9788874149377
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance
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"Ma sedendo e mirando, interminati / spazi di là da quella, e sovrumani / silenzi, e profondissima quiete / io nel pensier mi fingo, ove per poco / il cor non si spaura". Così leggiamo nel celeberrimo "L'infinito" di Leopardi. La mente si spinge oltre la siepe, che non è ostacolo invalicabile, ma solo confine naturale, e naturalmente sormontabile, tra il qui e ora della tangibile realtà e l'impalpabile altro che il pensiero immagina pur non vedendolo. Immaginario che la nostra immaginazione (si scusi l'inevitabile gioco di parole) partorisce: un immaginario che è in un altrove ma nello stesso tempo nel nostro pensiero, perché gli "interminati spazi" si allargano e allocano all'interno della mente. Se, per dirla con il Sartre de L'immaginaire, la percezione implica l'osservazione, l'immaginazione è invece totale. Così, nell'immensità si annega il pensiero per Leopardi, che si fa eterno e infinito. L'immaginazione, l'immaginario, è un trasumanare umano, troppo umano. E in questo immaginare, secondo Sartre, per tornare a lui, siamo "ontologicamente liberi". Per quanto questa libertà possa fare leopardianamente paura.