Catania. Immagine di una città
Giuseppe Maimone Editore
Edited by Musumarra C.
Catania, 1998; hardback, pp. 200, 78 b/w ill., cm 22x28.
(Fotografia).
series: Fotografia
Other editions available: Edizione Brossura (ISBN: 88-7751-133-8)
Subject: Photography,Towns
Period: No Period
Places: Sicily
Languages:
Weight: 1.08 kg
Catania affonda le sue radici nell'antichità greca, vive nell'estroversa realtà del Mediterraneo, ha rapporti non superficiali con l'Europa. Il suo volto ha lineamenti cangianti che possono confondere non solo il viaggiatore, ma anche chi vi risiede da anni: in certi quartieri si respira la stessa aria di Atene e Smirne, in altri si possono percorrere viali alberati come quelli di Milano e Parigi, in altri ancora l'intreccio delle strade e la convergenza di edifici come il teatro romano, l'odeon, le terme della Rotonda creano l'illusione di essere andati indietro nel tempo fino agli inizi della nostra era. Anche la gente è la più varia che si possa immaginare: c'è il vecchio signore che vive ancora negli anni Trenta con il suo abito in "principe di Galles", c'è l'intellettuale che è di casa a Parigi e a Oxford, c'è il pescatore più abile dei vicini maltesi, c'è l'ingegnere che fa la spola con New York, ci sono i Senegalesi che giocano a pallone nella piazza davanti il grattacielo. E tutta questa varietà, tutto questo incrociarsi di uomini e di tradizioni sono la ricchezza della città: la vita a volte può risultarvi difficile, complicata, senza sbocchi apparenti, ma attingendo all'esperienza che si è creata nel confronto con una realtà mai uguale a se stessa, che spesso costringe a scarti improvvisi, il Catanese riesce sempre a trovare una soluzione. L'inventiva, la creatività sono le sue doti per antonomasia, riconosciute in Europa e in tutto il Mediterraneo. Di Catania antica e modernissima, europea e mediterranea, aperta al nuovo e singolarmente attaccata alle proprie tradizioni, questo volume cerca di offrire un'immagine quanto più aderente possibile. A costruirla sono state chiamate parole e fotografie: le parole degli scrittori della città che - da De Roberto, a Patti, a Brancati, ecc. - hanno dedicato pagine su pagine a scandagliarne l'anima e che della sua identità possono essere ritenuti i massimi custodi; le fotografie di Enzo Mazzola che senza nostalgia e accondiscendenza popolano di gente che vive le scene barocche del centro, il mare del porto e della Plaia, le strade della periferia. In questo specchio ci auguriamo che i catanesi sappiano riconoscersi e soprattutto sappiano individuare quei tratti che li stimolino a progettare insieme il futuro, ci auguriamo che gli altri sappiano vedere una città capace di fare delle proprie contraddizioni un punto di forza.