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Sol Lewitt. Wall Drawing # 1126. Whirls and Twirls 1. Reggio Emilia

Gli Ori

Edited by Parmiggiani C.
Translation by A. Serra and Martin H.
Progetto a cura di Claudio Parmiggiani.
Italian and English Text.
Pistoia, 2004; hardback, pp. 134, col. ill., cm 22x28,5.

ISBN: 88-7336-122-6 - EAN13: 9788873361220

Subject: Essays (Art or Architecture),Monographs (Painting and Drawing)

Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period

Places: Emilia Romagna

Languages:  english, italian text   english, italian text  

Weight: 0.94 kg


Gli Ori è lieto di annunciare la pubblicazione del volume intitolato Sol LeWitt Wall Drawing # 1126 Whirls and Twirls 1 Reggio Emilia edito in occasione della realizzazione dell'opera Whirls and Twirls eseguita dal grande artista americano sulla volta settecentesca della Sala di Lettura della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia.
Si tratta della prima opera realizzata nell'ambito del progetto di arte contemporanea promosso dal Comune di Reggio Emilia sotto il titolo "Invito a: Luciano Fabro, Sol LeWitt, Eliseo Mattiacci, Robert Morris, Richard Serra", a cura di Claudio Parmiggiani.
Il volume raccoglie testi critici di Bruno Corà, Emily Braun, Saul Ostrow.
Nel testo intitolato Sol LeWitt: contemporaneità e storia nei vortici calcolati della pittura, Corà afferma: "Nella concezione dell'ampio wall drawing Whirls and Twirls 1 (2004) che l'artista americano Sol LeWitt ha ideato e realizzato in collaborazione con un folto gruppo di collaboratori coordinato da Anthony Sansotta, credo si possa affermare che si tratta di una delle più grandi e mirabili decorazioni di arte contemporanea compiute sulle volte di edifici storici in Europa". Il noto critico propone un'attenta analisi dell'opera, illustrandone anche le fasi di concezione e di preparazione, ripercorrendo nel contempo le fasi più salienti dell' attività artistica di Sol leWitt con una riflessione sul "libero ed esuberante" cromatismo delle sue opere.
Saul Ostrow affronta il tema della visione estetica di Sol LeWitt, attraverso una lunga ed interessante intervista all'artista (realizzata nelle campagne del Connecticut, dove LeWitt vive) dichiarando che lo stesso "richiama la nostra attenzione sulla disparità tra il mondo del linguaggio e quello degli oggetti e delle azioni. Mettendo a fuoco lo scarto tra questi termini, LeWitt scavalca il fossato che separa Minimalismo e Arte Concettuale. In quanto artista egli si adopera a fare dell'arte un altro oggetto nel mondo e insieme a smaterializzarla..".
"Quando comincia a disegnare sui muri - racconta così Sol LeWitt - la logica dell'idea prese il sopravvento. Dalla linea alla forma, dalla piattezza alla dimensionalità, senza illusionismo, e all'uso del colore. Ad Alcuni può sembrare che colore sia sinonimo di decorazione, ma io cerco di usare il colore in modo obiettivo".
Emily Braun , asserendo la proclamazione della fine della pittura annunciata dall'arte del XX secolo, analizza l'opera di LeWitt al quale riconosce di aver dato vita ad una prospettiva artistica completamente nuova, "il modernismo fondamentale del muro", passando per Giotto e i maestri del primo Rinascimento: "Dipingere come Giotto oggi sarebbe assurdo - così si legge nel suo saggio - ma ridar vita a una pratica dimenticata ha invece un senso preciso. I wall drawings di LeWitt fanno appunto questo - guardano a Giotto dal punto di fuga dell'estetica occidentale, dalla prospettiva impoverita del modernismo nell'età della fine della pittura".
Il volume, illustrato con una serie di suggestive immagini fotografiche dell'opera e del cantiere dei lavori, si completa di note bio-bibliografiche

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci