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Melotti. Consonanze con Castellani, Fabro, Paolini

Gli Ori

La Spezia, CAMeC, July 2 - October 15, 2006.
Edited by Corà B.
Pistoia, 2006; paperback, pp. 208, ill., col. plates, cm 23x29.

ISBN: 88-7336-214-1 - EAN13: 9788873362142

Subject: Architects and their Practices,Essays (Art or Architecture),Maps, Documents, Old and Rare Books,Monographs (Sculpture and Decorative Arts)

Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period

Places: No Place

Languages:  italian text  

Weight: 1.11 kg


Contemporaneamente alla mostra del CAMeC di La Spezia, Gli Ori editori contemporanei ha pubblicato l'omonimo volume dedicato a Fausto Melotti, grande maestro del Novecento scomparso vent'anni fa.
Giorgio Pagano nel presentare il volume sottolinea che «è stata individuata una particolare angolazione, distintiva della poetica dell'artista di Rovereto, rappresentata dal suo indissolubile legame con la musica, il suo linguaggio, le sue regole. A partire da questi presupposti è stata concepita la mostra in cui sono state prese in considerazione soprattutto opere che nella loro definizione formale evochino anche l'aspetto musicale».
La mostra propone, dunque, opere dedicate all'armonia e al contrappunto e alla più generale vocazione per la musica ma - come osserva Bruno Corà - «nell'osservazione dei vari cicli di lavoro affrontati da Melotti da 'grande giocoliere', non si può non sottolineare il sapiente impiego spaziale dell'orizzontalità e della verticalità, secondo cui le opere giungono all'equilibrio armonioso che le instaura nel loro luogo poetico».
Alfredo Fiz mette in evidenza invece che le opere di Melotti «non necessitano di giustificazioni; generano lo spazio e lo modificano; la materia si fa forma e la forma diventa, a sua volta, spazio. Non c'è dubbio che un simile modo di procedere gli consentiva di assumere una posizione dialettica rispetto all'astrattismo, così come rispetto al testo più rappresentativo sull'argomento, Kn, scritto nel 1935 da suo cugino Carlo Belli e considerato da Wassily Kandinsky il "Vangelo dell'arte astratta"».
Il volume oltre, ad ampi apparati biobibliografici, ripropone uno scritto di Gillo Dorfles del 1971 e un'intervista di Bruno Corà a Maurizio Pollini, pianista e nipote dell'artista, dove vengono indagati i rapporti tra arte e musica particolamente cari a Fausto Melotti.

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