Per mano. Pistoia: lo sguardo dei bambini sulle piazze della città
Gli Ori
Pistoia, 2007; paperback, pp. 104, b/w ill., cm 24x27.
ISBN: 88-7336-246-X - EAN13: 9788873362463
Subject: Historical Essays,Towns
Period: 1960- Contemporary Period
Places: Tuscany
Languages:
Weight: 0.64 kg
L'iniziativa è nata dal lavoro svolto durante l'anno scolastico, alla scoperta della città. Pistoia è vista come grande «cento, mille, ottanta mille, ma è giusta per noi». E quando i bambini decidono di misurarla, osservano che il palazzo del Comune «è lungo 17 braccia aperte di bambino e la porta è due bambini e mezzo».
«Questi bambini - osserva il sindaco, Renzo Berti, nel 2004 nominato dall'Unicef difensore dei ragazzi e delle ragazze - sono straordinari e mettono alla prova la nostra capacità di amministrare per rendere la città a loro misura. È con progetti come questo che cerchiamo di costruire un sentimento positivo di appartenenza alla comunità, ma sfogliando le pagine del libro ho capito che sono proprio i bambini a trasmettere questo messaggio a noi adulti». I piccoli scrittori-esploratori hanno visitato e registrato con i loro occhi i luoghi più tipici del centro storico: le piazze del Duomo, della Sala, degli ortaggi, fino alle più piccole piazzetta Romana e della Sapienza.
«Questo libro - aggiunge il presidente della Banca di Pistoia, Credito cooperativo, Piergiorgio Caselli - è un inno di ringraziamento al dono che ogni giorno i bambini sono in grado di fare a noi adulti, se sappiamo ascoltarli. E per ritornare a sognare forse occorre tornare un po' bambini. E viviamo in un tempo in cui c'è grande bisogno di dare importanza alle cose vere, vere come i sogni dei bambini».
«Pensiamo sia importante - afferma l'assessore all'educazione del Comune di Pistoia, Rosanna Moroni - che i bambini si riapproprino degli spazi cittadini e appaghino il loro bisogno di correre e saltare, dando sfogo alla fantasia, alla creatività, alla voglia di amicizia. Si tratta di diritti dei bambini di cui dobbiamo tener conto, per il loro benessere di oggi e per il loro modo di essere di domani».