Matta. Un surrealista a Roma
Gruppo Editoriale Giunti
Roma, Auditorium Parco della Musica, March 16 - May 20, 2012.
Edited by Salaris C.
Translation by G. Gonella.
Firenze, 2012; paperback, pp. 144, col. ill., col. plates, cm 24,5x26.
(Cataloghi Arte).
series: Cataloghi Arte
ISBN: 88-09-77661-5
- EAN13: 9788809776616
Subject: Collections,Essays (Art or Architecture),Monographs (Painting and Drawing),Monographs (Sculpture and Decorative Arts),Painting
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
Places: Rome
Extra: Surrealism and Cubism
Languages:
Weight: 0.87 kg
Dieci anni fa l'Auditorium di Roma, in occasione dell'apertura, ospitava una grande mostra di Roberto Sebastian Matta. Nato a Santiago del Cile l'11 novembre 1911, l'artista moriva a Civitavecchia il 23 novembre 2002, alcuni giorni prima dell'inaugurazione. Nel centenario della nascita, Matta torna all'Auditorium con un'esposizione di importanti opere storiche a cura di Claudia Salaris, il cui fulcro è rappresentato da quelle realizzate a Roma tra il 1949 e il 1954. Quando, nel 1949, arriva in Italia l'artista è alla ricerca di una rigenerazione. Roma nel dopoguerra è una città viva, che lancia segnali di risveglio anche a chi, come lui, ha seguito le principali rotte dell'arte. Lo attira la Roma povera ma originale degli artisti orbitanti tra le osterie del centro, via Margutta e piazza del Popolo. Ma lo attira anche la Hollywood sul Tevere che con il neorealismo, si è imposta nel mondo. E proprio a Roma egli da un lato accentua la sua politicizzazione, dall'altro si fa coinvolgere dalla dolcezza del vivere e del paesaggio, con esiti che contribuiscono a rinnovare la sua pittura. Matta ha avuto una vita lunga, segnata dal successo e all'insegna del nomadismo in senso lato. Nel corso del tempo ha avuto quattro mogli e altrettante famiglie, sei figli. Egli stesso si sentì "Odisseano" per la febbre che lo portava a varcare sempre nuovi confini, non solo geografici ma anche esperienziali e culturali.