Animali e Mito nel Vicino Oriente Antico
Il Punto Edizioni
Edited by Ligabue G. and Rossi Osmida G.
Italian and English Text.
Trebaseleghe, 2008; paperback, pp. 287, b/w and col. ill., col. plates, cm 25x29.
(I Know the Central Asia).
series: I Know the Central Asia
ISBN: 88-88386-15-7 - EAN13: 9788888386157
Subject: Essays on Ancient Times,Societies and Customs
Period: 0-1000 (0-XI) Ancient World
Places: Out of Europe
Extra: Oriental Art and Culture
Languages:
Weight: 1.72 kg
Giancarlo Ligabue Draghi e dinosauri. Considerazioni su di un mito ancora attuale Dragons and dinosaurs. Considerations on an ever-present myth.
LA TRADIZIONE ANIMALISTICA NEL VICINO ORIENTE ANTICO P. Amiet Á propos du bestiaire elamite (V-II mill. av.J.C.) Appunti sul bestiario elamita (V-II mill. a.C.) S. Winkelmann Animali e miti nel Vicino Oriente Antico: un'analisi attraverso i sigilli Animals and myths in Ancient Near East Sharri Clark Indus Animals and Myth. Exploring the Realistic and the Fantastic in the Harappan Figurines Animali e Mito nella Valle dell'Indo. Esplorando il realistico ed il fantastico nelle figurine di Harappa G. Rossi-Osmida Arte animalistica e via delle oasi AnimalisticArt and the Road of the Oases M.H. Pottier Aux origines des dragons mésopotamiens, indiens et bactriens Alle origini dei draghi mesopotamici, indiani e battriani C. Lippolis I guardiani di Babilonia: animali ed esseri fantastici della grande metropoli mesopotamica The keepers of Babylon J. G. Westenholz Hybrid creatures in the ancient near est Creature ibride nel vicino oriente antico DOSSIER FOTOGRAFICO E SCHEDE SAGGI DI APPROFONDIMENTO R. Meadow Archaeo-zoology of the Ancient East Archaeo-zoology of the Ancient East Giancarlo Ligabue Alla ricerca del drago In search of the Drago G. Rossi Osmida Il mito del grifone dall'oriente a Venezia The myth of the Gryphon: from the East to Venice M. Cacciari L'Angelo animale The Animal- Angel
Dopo Bactria, Dea Madre e Sulla Via delle Oasi, con questo volume il Centro Studi Ricerche Ligabue affronta un altro grande tema: l'interazione tra animali e civiltà tra il IV e il I millennio a.C. nel Vicino Oriente Antico che tanta parte ha avuto sia nella codifica dei primi miti che nell'evoluzione della Storia dell'Arte, influenzando, come vedremo, anche il Medioevo europeo.
A partire dagli studi di H.Frankfort, E.Pottier, A. Hertz e J.Baltruaitis avviati agli inizi del secolo scorso e riscoperti dagli studiosi contemporanei, ci si è accorti che il Vicino Oriente Antico e, in particolare, la Civiltà delle Oasi, nonostante l'apparente gap geografico-temporale, sono molto più vicini alla cultura occidentale di quanto non si potesse immaginare.
Per affrontare organicamente questo argomento si è pensato ad un'opera monografica che raccogliesse gli studi di noti specialisti distribuendo i loro contributi in tre parti: le Origini del Mito Animalistico, la Tradizione Animalistica nel Vicino Oriente Antico e Saggi di Approfondimento.
Nella prima parte Gabriella Brusa Zappellini illustra il tema della nascita del Mito Animalistico aiutandoci a rileggere l'arte parietale paleolitica alla luce delle nuove scoperte mentre Giancarlo Ligabue, con l'articolo intitolato Draghi e Dinosauri. Considerazioni su di un mito ancora attuale, focalizza l'attenzione sugli animali mostruosi, i Grandi Rettili, che tanta parte hanno avuto nella nascita di miti millennari inossidabili e che ancor oggi sembrano lontani dal dissolversi.
La seconda parte, dedicata al Vicino Oriente Antico, raccoglie un'ampia partecipazione di studi e di contributi. Pierre Amiet affronta il tema del bestiario elamita tra il V e il II millennio a.C. mentre Sylvia Winkelmann, attraverso un accurato studio della sfragistica antico-orientale, sviluppa una articolata analisi dell'arte animalistica e dei relativi miti tra il III e il I millennio a.C.
Mentre Sharri Clark completa questo quadro con un notevole contributo dedicato a Animali e Mito nella Valle dell'Indo, Gabriele Rossi Osmida, parlando di Arte animalistica e Via delle Oasi, espone in questa occasione anche i dati raccolti dalle missioni del Centro Studi Ricerche Ligabue in Margiana (Turkmenistan).
Altro contributo particolarmente prezioso è quello di Marie-Helène Pottier (Alle origini dei draghi mesopotamici, indiani e battriani), che vanta una lunga esperienza archeologica in Afghanistan, cui segue un accurato articolo di Carlo Lippolis sui Mostri-Guardiani di Babilonia. Concluderà questa parte l'ottimo intervento di Jean Goodnick Westenholz (Creature ibride nel Vicino Oriente Antico) messoci cortesemente a disposizione dal Bible Lands Museum di Gerusalemme.
La terza parte, dedicata ai Saggi di Approfondimento, completa il panorama fin qui tracciato con interessanti e stimolanti interventi zoologici, storici e filosofici.
Il noto archeo-zoologo americano, Richard Meadow, esperto del continente asiatico e, in particolare, del mondo mesopotamico-elamita e della Valle dell'Indo, fornisce una indispensabile chiave di lettura e di decodifica delle varie specie animali incontrate negli articoli che precedono.
La ricaduta dei grandi miti animalistici del Vicino Oriente Antico sulla cultura occidentale sono quindi abbozzati da Giancarlo Ligabue (Alla ricerca del Drago) e da Gabriele Rossi Osmida (Il mito del Grifone: dall'Oriente a Venezia) mentre, sul piano filosofico e a titolo di "postfazione", Massimo Cacciari espone alcune sue riflessioni sull'Angelo Animale.
Un dossier fotografico accuratamente predisposto a schede fornisce inoltre, come d'abitudine, una vasta rassegna di reperti poco noti o del tutto sconosciuti, corredati dalle necessarie informazioni scientifiche.
Come già per il volume Sulla Via delle Oasi abbiamo deciso di pubblicare gli articoli nella lingua originale come conviene ad un contesto scientifico, evitando ogni possibilità di contaminazione delle idee espresse dagli Autori.
Aderendo alle richieste pervenuteci da parte di studiosi e di appassionati, questa volta abbiamo inserito anche un ampio estratto-abstract : in inglese se l'articolo è redatto in italiano, in italiano se invece è in inglese o in francese.
Riteniamo di aver così offerto ad un pubblico sempre più vasto un valido strumento e una nuova occasione per accostarsi all'affascinante mondo del Vicino Oriente Antico.