Lombardia Romanica. Vol. 2: Paesaggi Monumentali
Jaca Book
Edited by P. Piva and Cassanelli R.
Milano, 2011; bound, pp. 313, b/w and col. ill., tavv., cm 21x29,5.
(Patrimonio Artistico Italiano).
series: Patrimonio Artistico Italiano
Other editions available: Volume Acquistabile anche in cofanetto (ISBN: 88-16-60461-1).
Vol 1: Lombardia romanica. 1. I grandi cantieri.
Vol 2: Lombardia romanica. 2. Paesaggi Monumentali.
ISBN: 88-16-60450-6
- EAN13: 9788816604506
Subject: Civil Architecture/Art,Essays (Art or Architecture),History of Architecture,Religious Architecture/Art
Period: 0-1000 (0-XI) Ancient World,1000-1400 (XII-XIV) Middle Ages
Places: Lombardy
Extra: Bizantyn Art
Languages:
Weight: 1.644 kg
La Lombardia attuale corrisponde solo in parte al territorio così definito nel Medioevo: essa è infatti frutto del riassetto conseguente all'Unità, che spartì artificialmente tra due distinte regioni il regno Lombardo-Veneto. D'altra parte il periodo storico che grosso modo corrisponde alla categoria creata agli inizi dell'Ottocento di "romanico" (XI-XII sec.) vede il frantumarsi dell'egemonia imperiale, la formazione delle autonomie comunali e il forte incardinamento locale delle esperienze costruttive e decorative, pur in un orizzonte sostanzialmente omogeneo. A fronte della grande fortuna goduta tra Otto e Novecento dalla definizione di "romanico lombardo", questo volume (che fa seguito a quello edito lo scorso anno dedicato ai "grandi cantieri") ne indaga la straordinaria varietà nella terra d'origine, assumendo come pista privilegiata il territorio, secondo aggregazioni omogenee legate alle singole città e alle relative distrettuazioni diocesane, che determinano, prima dell'affermarsi della signoria viscontea, l'effettiva e sostanziale rete di relazioni economiche e culturali. Il paesaggio romanico di Milano è caratterizzato non tanto da nuove fondazioni, quanto dalla ricostruzione della folta serie di chiese tardoantiche e altomedievali. E la stessa cosa accade altrove, a Como (S. Abondio) come a Pavia. Ciò determina una stretta connessione, un confronto continuo, tra forme "moderne" e "antiche".