Dove ci Portate? Wohin Bringt Ihr Uns? Kam Nas Peljete? la Deportazione dei Pazienti Psichiatrici della Val Canale e le Opzioni Italo-Tedesche 1939-1940
Kappa Vu
Edited by P. Ferrari and Düsberg K. M.
Udine, 2019; paperback, pp. 136, b/w ill., cm 14,5x21.
ISBN: 88-32153-02-5 - EAN13: 9788832153026
Subject: Historical Essays
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Places: Europe
Languages:
Weight: 1 kg
Le loro comunità di origine - quelle di lingua slovena e tedesca della Val Canale - nel 1939 erano state chiamate a scegliere fra il trasferimento in Germania e la permanenza in Italia senza alcuna tutela della propria lingua e cultura, avevano cioè dovuto "optare" al pari della popolazione di lingua tedesca dell'Alto Adige/Südtirol.
Questa "microstoria" - apparentemente marginale nell'"inferno in terra" della seconda guerra mondiale e a lungo dimenticata - assume un valore paradigmatico nella comprensione di alcuni meccanismi di esclusione e persecuzione attuati in Italia e Germania a danno di inermi pazienti psichiatrici, centinaia dei quali vennero travolti nel corso dell'applicazione dei principi razziali propri del fascismo e del nazismo.
I saggi raccolti nel volume delineano origine e impostazione della ricerca (Paolo Ferrari e Kirsten Maria Düsberg);
la vicenda delle opzioni nel Südtirol e dei successivi trasferimenti che costituiscono la cornice nella quale si colloca anche la vicenda della Val Canale (Stephan Lechner); lo stravolgimento della vita degli abitanti della Val Canale in seguito alle opzioni (Lara Magri); la storia del gruppo di persone deportate dall'Ospedale psichiatrico di Udine nel contesto delle dinamiche che hanno portato alla loro deportazione e degli studi sulla storia della psichiatria (Kirsten Maria Düsberg); infine una riflessione - in una prospettiva che va al di là della questione particolare della deportazione dei pazienti psichiatrici - sui temi, centrali nell'antropologia, della purezza, della contaminazione e delle identità in riferimento alla complessità proprie delle aree di confine (Gian Paolo Gri). Chiudono il volume, che comprende un inserto fotografico, testimonianze e riflessioni legate alla nascita e al senso complessivo del progetto.