La mia casa è dove sono felice. Storie di emigrati e immigrati
Kappa Vu
Udine, 2005.
(Lavoro e Società).
series: Lavoro e società
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Weight: 1 kg
Vittoria ha vissuto diciassette anni in Germania, ma si è sempre sentita un'immigrata. Bozidar ha dovuto lasciare la Bosnia per colpa della guerra e oggi suo figlio parla l'italiano meglio del serbo-croato. Il bambino di Ines ha imparato prima il tedesco dell'italiano, perché in Svizzera il figlio di uno stagionale era un clandestino e la famiglia che lo teneva in incognito era svizzera-tedesca. Storie di emigrazione di un'epoca lontana alcuni decenni e storie di emigrazione di tempi più recenti. Gente che è partita lasciando quello che aveva nella speranza di trovare di meglio in un altro paese, spesso in un continente diverso. Storie che hanno per punto di incontro - per alcuni di partenza, per altri di arrivo - il Friuli, la regione più segnata dall'emigrazione nella storia italiana dell'ultimo secolo e mezzo e una tra quelle dove più marcata è la presenza di immigrati. Storie umane allo specchio, alla ricerca di un dialogo senza preconcetti. Un dialogo possibile, per capire come cambia la società e quali risposte si possono dare a dei quesiti solo apparentemente nuovi. "L'attitudine di Max Mauro è, per fortuna, una attitudine, che credo rarissima, umanamente aperta e disponibile, ma che conserva sempre una distanza e una forza di interevento autonomi ed espliciti. Quindi anche se molto vicina all'interlocutore, sintonizzata sulla sua lunghezza d'onda, capace di ascoltare e registrare tutto, anche le pieghe e le contraddizioni meno visibili, magari di commuoversi, ma senza perdere di vista il contesto da cui l'interlocutore viene e quello (quelli) in cui ha provato ad inserirsi e magari ci è riuscito. Non ha paura di intromettersi e se lo fa, spesso, lo fa in modo esplicito, dichiarato, soprattutto utile, nel senso di illuminante. Anche per l'interlocutore". (dalla prefazione di Leonardo Zanier) "Emigrati e immigrati sono la stessa cosa solo vista da due punti di vista diversi. Anche il friulano è stato un immigrato. Anche il marocchino è un emigrato. Entrambi sono emigranti". (Max Mauro)
Baia grande. La pialassa Baiona ultima frontiera per una valle salmastra