Bollettino d'Arte. Volumi speciali. Vincenzo Pacetti, Roma, l'Europa all'epoca del Grand Tour.
Libreria Editrice L'Erma di Bretschneider
A cura di Picozzi Maria Grazia , Di Macco Michela , Gasparri Carlo , Pirzio Biroli Stefanelli Lucia , Cipriani Angela , Fusconi Giulia.
Roma, 2018; paperback, pp. 400, 384 b/w and col. ill., cm 22,5x28,5.
(Bollettino d'Arte. Volumi Speciali).
series: Bollettino d'Arte. Volumi Speciali
ISBN: 88-913-1525-7
- EAN13: 9788891315250
Subject: Monographs (Sculpture and Decorative Arts),Sculpture
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance
Languages:
Weight: 2.13 kg
Questo volume, nato come edizione degli Atti del Convegno Internazionale tenutosi a Roma nel novembre 2013 - importante momento di approfondimento seguito alla pubblicazione integrale soltanto due anni prima dei Giornali di Vincenzo Pacetti - si è poi allargato a comprendere anche ulteriori contributi e riflessioni sul tema. È stato così necessario articolare il volume in quattro sezioni, relative ad altrettanti argomenti connessi sia con la figura di questo personaggio - che definire scultore appare oggi decisamente riduttivo - sia con la realtà artistica di Roma nella seconda metà del Settecento, ancora nel pieno del Grand Tour. Il primo capitolo è perciò dedicato a Pacetti e all' ambiente artistico contemporaneo, in cui egli seppe muoversi con disinvoltura e abilità, assecondandone fenomeni e fermenti; il secondo esamina i rapporti e i legami esistenti fra lo scultore e l' Antico, per ricostruire una serie di rimandi incrociati che formarono la base della sua carriera e del suo successo. Segue poi un capitolo dedicato a Pacetti e al disegno, visto sia sul piano collezionistico (a seguito dell' acquisto della collezione di Bartolomeo Cavaceppi) che su quello dell' esecuzione stessa da parte dell' artista di vari fogli, oggi rinvenuti in diverse sedi museali europee. Il volume si conclude infine con una disamina dei rapporti che lo scultore intrattenne con vari collezionisti dell' Europa tardo-settecentesca, spesso in visita al suo studio in Roma: da quelli della corte pontificia ad altri provenienti dal vicino Regno di Napoli, dagli molti inglesi fino ai committenti svedesi (che si avvalevano della figura di mediatore di Francesco Piranesi), ai giovani artisti spagnoli pensionados dell' Accademia madrilena di Belle Arti, senza dimenticare la clientela russa, fra cui spicca quel Richard Sutherland, banchiere ufficiale dell' imperatrice Caterina II, che comprò diverse statue di Pacetti per le residenze di San Pietroburgo. Ne emerge un quadro di ampio respiro e dalle molteplici componenti, che ha visto coinvolti a vario titolo specialisti di arte antica e moderna, archeologi esperti di collezionismo e storici dell' arte, secondo quel che la personalità poliedrica e versatile di Vincenzo Pacetti ha reso necessario per delineare e meglio comprendere un momento così complesso del secolo dei Lumi.