I Basaldella. Dino Mirko Afro
Linea d'Ombra Libri
Codroipo, VILLA MANIN DI PASSARIANO, March 26 - August 29, 2010.
Codroipo, Villa Manin Di Passariano, March 27 - August 29, 2010.
Treviso, 2010; hardback, pp. 287, b/w and col. ill., tavv., cm 21x30.
ISBN: 88-89902-41-8
- EAN13: 9788889902417
Subject: Monographs (Painting and Drawing),Monographs (Sculpture and Decorative Arts)
Period: 1960- Contemporary Period
Languages:
Weight: 1.59 kg
I tre fratelli Basaldella, Dino, Mirko e Afro, proposti tutti insieme in una grande retrospettiva a oltre vent'anni di distanza rispetto a quella che la Galleria d'arte moderna di Udine dedicò loro nell'ormai lontano 1987. Con l'obiettivo di aggiornarla con quanto di nuovo si è scoperto nel frattempo su di loro e anche con la presentazione di alcuni inediti di Afro e di Mirko. La mostra "I Basaldella. Dino, Mirko, Afro", fortemente voluta dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dall'Azienda speciale Villa Manin, è curata da Giuseppe Appella, Fabrizio D'Amico, Marco Goldin e organizzata da Linea d'ombra. E' ospitata a Passariano, dal 27 marzo al 29 agosto 2010, negli stessi locali che hanno recentemente presentato le fortunate mostre su Giuseppe Zigaina e "L'età di Courbet e Monet". In questi ultimi anni mostre, anche importanti, in Italia e nel mondo, dedicate ai tre artisti, figli di Leo Basaldella, pittore decoratore udinese, morto per causa di guerra nel '19, non sono certo mancate. Molte su Afro (1912-1976), meno numerose ma altrettanto importanti su Dino (1909-1977) e su Mirko (1910-1969). La pubblicazione del catalogo generale dell'opera di Afro ha fatto emergere opere prima sconosciute e gli studi hanno offerto motivi di grande interesse, a rendere ancora più affascinante e magmatico il già complesso "mondo dei Basaldella". La mostra si prefigge di fare sintesi di tre personalità tanto autorevolmente e diversamente complesse, presentandole attraverso circa centosettanta opere, dalle più note a quelle sino ad oggi mai esposte al pubblico e di notevole interesse. Il percorso espositivo ripercorre l'intera vicenda artistica dei tre fratelli, dagli esordi comuni a Udine nell'ambito della "Scuola friulana d'avanguardia", agli anni spesi a Monza e a Milano, a quelli romani, dove Afro e Mirko si stabiliranno, pur con frequenti, rinnovati e operosi soggiorni nella terra natale; fino, per ciascuno dei tre, agli anni della maturità e a quelli tardi. L'allestimento delle opere, che segue un criterio cronologico, è teso a evidenziare i rapporti che i tre artisti seguiteranno a stringere, pur nelle emergenti specificità linguistiche. Le opere provengono da alcune delle maggiori collezioni pubbliche italiane, fra le quali la Galleria Nazionale d'Arte e Moderna e Contemporanea e la Galleria Comunale d'Arte Moderna di Roma, il Museo Civico di Pordenone, il Civico Museo Revoltella di Trieste, la GAM di Torino, la Banca d'Italia, la Fondazione Toti Scialoja di Roma, la Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca' Pesaro, il MUSMA di Matera, la Fondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone. Di essenziale importanza è inoltre la collaborazione dell'Archivio Afro di Roma e dei numerosi nuclei collezionistici, familiari o storici, dei tre fratelli Basaldella. Dai quali proverranno anche alcuni preziosi inediti di Afro, appartenenti agli anni Trenta e un inedito "Ritratto di Capogrossi" modellato in terracotta da Mirko nel 1939, proprietà della Fondazione Archivio Capogrossi di Roma. L'Azienda speciale Villa Manin per questa mostra ha commissionato una straordinaria campagna fotografica che, per la prima volta, permette di ammirare riprodotte a colori in catalogo tutte le sculture esposte di Dino e Mirko Basaldella. Molti anche i quadri di Afro che sono stati nuovamente fotografati per assicurare una migliore fedeltà nella riproduzione dei colori. Il catalogo dell'esposizione, edito da Linea d'ombra Libri, è coordinato da Marco Goldin assieme a Giuseppe Appella e Fabrizio D'Amico, con saggi dei curatori e ampie rivisitazioni bio-bibliografiche a cura di Lara Conte, Bruna Fontana e Gianni Schiavon. Con questa mostra si conferma l'impegno della Regione a fare della Villa Dogale, attraverso l'Azienda speciale Villa Manin, il punto di riferimento artistico del Friuli Venezia Giulia, aperto alla collaborazione con altri enti artistici del territorio e proiettato verso una dimensione europea.