Alberto di Fabio per Sant'Elmo. Galassie sul castello
Maretti Editore
Edited by Pancotto P. and Tecce A.
Multilingual Text.
Falciano, 2014; paperback, pp. 208, ill., cm 22x26.
ISBN: 88-98855-17-6
- EAN13: 9788898855179
Subject: Essays (Art or Architecture),Monographs (Painting and Drawing),Painting
Period: 1960- Contemporary Period
Languages:
Weight: 1.22 kg
L'attività espositiva di Castel Sant'Elmo, a partire già dalla sua apertura al pubblico, alla fine degli anni Ottanta, è stata rivolta in particolare all'arte figurativa, dalle mostre epocali al progressivo rivolgersi dell'attenzione della Soprintendenza verso l'arte contemporanea, in questo confortata dal sempre maggior interesse da parte del pubblico. Tra i molti artisti che continuano dimostrare affetto per questa monumentale quanto "fragile" struttura; ultimo in ordine di tempo, ma in un certo senso atteso già da molto, Alberto Di Fabio. Artista che inaugura il suo rapporto con Napoli nel 1993, quando espone in occasione di "Trismegisto" da Lucio Amelio e che continua tutt'oggi e sin dal 2004 con l'attività espositiva nella galleria di Umberto Di Marino. La consonanza delle opere di Di Fabio con il Castello è talmente palese da apparire quasi inevitabile: lo spazio "siderale" dei quadri dell'artista, il suo pensare in termini di infinito, ritagliando sulla superficie della tela un frammento di questa infinità, non può trovare sede migliore dell'apice, visivo e paesaggistico, della fortezza vicereale. "Galassie sul Castello" altro non è che il catalogo della mostra che Angela Tecce e Pier Paolo Pancotto curarono lo scorso maggio per l'artista di origine abruzzese in questa splendida location senza tempo. Le ricerche pittoriche di Di Fabio, incentrate fino all'ultimo decennio del 900 sugli aspetti esperibili dei fenomeni naturali, hanno progressivamente lasciato il posto a quelle sulle componenti fisiche e chimiche che li governano spostando il loro baricentro dalla riproposizione ottica a quella intellettuale dell' universo. Sono nati così vari cicli pittorici -qui in esposizione- in grado, ciascuno a proprio modo, di esplicitare iconograficamente una porzione del cosmo conferendogli una fisionomia che, per quanto immaginaria, essendo generata unicamente dalla fantasia dell'autore, offre una versione umanamente plausibile di una realtà altrimenti imperscrutabile a occhio nudo. L'occasione della mostra e la sua pubblicazione diventa un occasione di grande interesse per mettere a fuoco un aspetto saliente per quanto ancora poco rimarcato del lavoro di Di Fabio: la sua dimensione ambientale.