La fabbrica del Rinascimento. Creatività, produzione e mercato a Vicenza
Marsilio
Vicenza, Basilica Palladiana, December 11, 2021 - April 18, 2022.
Edited by Beltramini G. and Gasparotto D.
Venezia, 2022; paperback, pp. 336, col. ill., cm 20,5x25,5.
EAN13: 9791254630006
Subject: Essays (Art or Architecture),Painting,Sculpture
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance
Places: Venetian
Languages:
Weight: 1 kg
Quanto valevano un dipinto o una scultura rispetto a un arazzo o a un oggetto di uso comune? Un artista era libero nella sua creazione? Quali erano i suoi rapporti con il committente? Quali erano le sue fonti di ispirazione? Insomma, come prendeva forma un capolavoro? La storia economica dà risposte sorprendenti rispetto alla sensibilità di oggi: il Ritratto di due cani di Jacopo Bassano, conservato al Louvre, vale la metà di un paio di guanti "da signore" e quasi mille volte di più valgono gli splendidi cristalli incisi di Valerio Belli, dei Musei Vaticani. La pittura è al fondo della scala dell'arte, ben meno costosa dei ritratti in marmo o degli arazzi, mentre la rarità delle opere antiche moltiplica il loro valore. I curatori ci raccontano cinquant'anni di vita artistica nella terraferma veneta, dal 1550 alla fine del secolo, con uno sguardo particolare su Vicenza, i suoi artisti Andrea Palladio e Jacopo Bassano, Alessandro Vittoria e Paolo Veronese. È un momento in cui l'arte veneta è investita dall'impatto rivoluzionario di Raffaello e Michelangelo, che scardinano le scuole regionali proponendo un linguaggio nuovo, che trionferà in tutta Europa nei secoli successivi. È il linguaggio del Rinascimento italiano, la "maniera" di Giorgio Vasari. Il cambiamento è repentino e coinvolge committenti e artisti. Gli artisti diventano più visibili nella società e scalano i ranghi sociali. Di arte si parla non più solo in ristrette cerchie di specialisti ma in libri che hanno circolazione presso un pubblico più vasto di amatori e collezionisti. Le discipline si caratterizzano sempre di più e le botteghe si strutturano con modalità di produzione sempre più efficaci al fine di aumentare la produzione di opere. Nasce il "mercato dell'arte".