Storie di Sant'Orsola [English edition]
Marsilio
Edited by Manieri Elia G.
English Text.
Venezia, 2023; paperback, pp. 96, ill., cm 12x24.
Other editions available: Edizione italiana 9791254630945
EAN13: 9791254630952
Subject: Essays (Art or Architecture),Monographs (Painting and Drawing),Painting
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance
Places: Venetian,Venice
Languages:
Weight: 0.65 kg
Ricchissime di dettagli affascinanti (animali domestici e non, stoffe, tappeti, abiti, acconciature, dettagli architettonici di città ideali) le Storie di sant'Orsola di Carpaccio sono un vero gioiello dell'arte italiana, che un approfondito e recente restauro ci ha restituito in tutta la loro magnifica opulenza. Vittore Carpaccio fu uno dei protagonisti dell'arte a Venezia a cavallo tra il Quattro e il Cinquecento, forse il maggior produttore di teleri e certamente il miglior testimone della vita, dei costumi e dell'aspetto straordinario della Serenissima in quegli anni. Le Storie di sant'Orsola costituiscono la sua prima opera datata, nove dipinti su tela di grandi dimensioni eseguiti tra il 1490 e il 1495, commissionati dall'omonima Scuola che aveva in Orsola la sua santa patrona. Per dare vita al suo ciclo Carpaccio si ispirò alla Legenda Aurea di Jacopo da Varagine, in cui vengono narrate le peripezie di Orsola: principessa, promessa sposa, pellegrina e martire cristiana del iv secolo, figlia del re cristiano di Bretagna, che viene chiesta in sposa per il figlio del re pagano d'Inghilterra. In cambio dell'accettazione del matrimonio, Orsola ottiene la conversione del principe pagano e un comune pellegrinaggio a Roma. Sulla via del ritorno, sorpresi a Colonia dagli Unni, i fidanzati finiscono martirizzati insieme a undicimila vergini. Una storia fantastica e fantasiosa, di santi, eroi ed eroine dell'epoca cristiana che Carpaccio aggiorna all'immaginario teatrale del proprio tempo, attualizzando gli eventi attraverso una studiata messinscena, in un'ambientazione contemporanea arricchita da infiniti dettagli verosimili che ci consentono di partecipare alla vita lagunare di fine Quattrocento: dalle feste cittadine alle rappresentazioni teatrali, dall'arrivo degli ambasciatori ai cortei, ai pellegrinaggi.