L'Oasi naturalistica di Bando
Minerva Edizioni
Argelato, 2005; paperback, pp. 128, col. ill., cm 24,5x24,5.
Subject: Gardens and Parks,Photography
Period: No Period
Places: No Place
Languages:
Weight: 0.64 kg
Circa 2000 anni fa la zona era ricoperta da foreste, come provano le scoperte di depositi ligniferi di querce nel sottosuolo, venne quindi invasa dalle acque fluviali e poi marine. Nel secolo XVI, per effetto della subsidenza del terreno si formò quella che oggi è la Valle del Mezzano, estesa per circa 18.000 ettari: una laguna interna salmastra, confinante a est con il settore più occidentale delle attuali Valli di Comacchio.
Le bonifiche effettuate nei secoli seguenti non toccarono in modo significativo questa zona fino al 1957 quando iniziò quella che fu definita "la grande bonifica della Valle del Mezzano", durata una decina di anni, al termine della quale solo pochi lembi vallivi, i più occidentali, non vennero toccati dal prosciugamento.
Il territorio ferrarese non è solo un luogo geografico, fisico disegnato dall'acqua: è un organismo aperto, in continuo divenire che racchiude un insieme di storie legate all'evoluzione idrografica e naturalistica. È un grande laboratorio ambientale tutelato, perché la salvaguardia di un'eccellenza naturalistica e storica, in tutte le sue componenti, diviene ricchezza per tutti.
In questo volume, la testimonianza di questa ricchezza emerge, con una predominante connotazione naturalistica, dalle preziose immagini di Giuseppe Mongini, che, accompagnato dall'amico Giampaolo Balboni, esperto ed appassionato naturalista, da anni responsabile del WWF della sezione di Ferrara, si addentra in questo territorio a partire da sud-ovest, dal bacino di bando. Un tempo, qui venivano scaricate le acque dello zuccherificio; dopo l'abbandono dell'attività industriale, questa zona umida si è sempre più arricchita di fauna acquatica, in particolare è presente una grande varietà di uccelli. Ora la zona è di proprietà della Provincia di Ferrara che l'ha sottoposta ad interventi di ripristino ambientale, provvedendo all'introduzione delle oche selvatiche e delle cicogne.
Le immagini, pervase da un'incontenibile aspirazione alla bellezza, fanno parlare gli esseri viventi in un itinerario di conoscenza attraverso il territorio ferrarese da proporre a quanti con entusiasmo e vivacità intellettuale intendono studiare, approfondire e conoscere un luogo unico in cui la vita, in ogni sua espressione, offre un vivace mosaico di natura.
Konrad. Per quanto un'oca allunghi il collo non diventerà mai un cigno