Due Capolavori Ritrovati. Llewelyn Lloyd e Lodovico Tommasi nelle Raccolte della Fondazione della Cassa di Risparmi di Livorno
Officina Libraria
Livorno, Museo Civico G. Fattori, March 8 - April 5, 2008.
Edited by Farinella V.
Milano, 2008; hardback, pp. 63, 27 b/w and col. ill., 23 col. plates, cm 22x27.
ISBN: 88-89854-15-4
- EAN13: 9788889854150
Subject: Collections,Essays (Art or Architecture),Masterpiece,Monographs (Painting and Drawing),Painting
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period,1960- Contemporary Period
Languages:
Weight: 0.547 kg
Il recentissimo ingresso, nelle raccolte d'arte della Fondazione Cassa di Risparmi di Livorno, di due capolavori della pittura toscana dei primi anni del Novecento, e cioè "Ritorno dai campi" di Llewelyn Lloyd, 1906, e "I calafati" di Lodovico Tommasi, 1910, ha suggerito di organizzare un'esposizione monografica, pensata come un dittico, per presentare queste opere d'eccezione. Il "Ritorno dai campi" di Lloyd trova il suo naturale e più pertinente confronto in un'altra tela del pittore labronico-gallese, e cioè "Le gremignaie", dipinta nello stesso momento (1906) e nello stesso contesto topografico (i dintorni di Antignano), con le medesime intenzioni formali: un'opera conservata in una collezione privata livornese e presente in mostra. Inoltre, per chiarire il rapporto, al di là della modernissima tecnica divisionista, di questi due dipinti di Lloyd con la tradizione ottocentesca del naturalismo agreste europeo, e in particolare francese, risulta illuminante il confronto con opere grafiche di Millet e Jules Breton. "I calafati" di Lodovico Tommasi rivela invece un'evidente vicinanza all'originale declinazione del linguaggio divisionista messa a punto nei primi anni del secolo da Plinio Nomellini: risulta quindi particolarmente illuminante il confronto con un dipinto come Vespero a Torre del Lago dove, oltre alle evidenti analogie della tecnica pittorica, il tema del lavoro era stato similmente interpretato da Nomellini in chiave simbolista.