I conoscitori tedeschi tra Otto e Novecento
Officina Libraria
Atti del convegno in memoria di Luciano Bellosi e Miklos Boskovits, Kunsthistorisches Institut in Florenz, October 11 - October 13, 2013.
Edited by Nova A., Caglioti F. and De Marchi A.
Milano, 2018; paperback, pp. 432, 64 b/w ill., 16 col. ill., cm 17x24.
ISBN: 88-97737-80-3
- EAN13: 9788897737803
Subject: Essays (Art or Architecture)
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Weight: 0.65 kg
Questo volume raccoglie gli atti di un convegno organizzato nell'ottobre 2013 dal Kunsthistorisches Institut di Firenze, e dedicato alla memoria di due grandi conoscitori, Luciano Bellosi e Miklós Boskovits. La galleria di ritratti che vi si offre mette in luce, attraverso i singoli casi, l'originalità e l'evoluzione di un metodo, e quindi la sua attualità. Intere generazioni di studiosi tedeschi si sono cimentate, in modi via via diversi, coi problemi dell'attribuzione, della costruzione dei corpora d'autore, delle seriazioni cronologiche, della distinzione della copia dall'originale, dell'individuazione dei nessi formativi fra allievi e discepoli... L'avvio di una riflessione sul lavoro di questi studiosi riporta alla luce situazioni e ambienti cruciali in cui la storia dell'arte si strutturò nella sua autonomia disciplinare. Vengono discussi i primordi della vicenda, nel primo Ottocento, con le "Italienische Forschungen" di Carl Friedrich von Rumohr, e con i viaggi e gli scritti di Johann Anton Ramboux, di Johann David Passavant e di Gustav Friedrich Waagen. Si affronta quindi l'intreccio tra la pratica dell'esperto, il mercato artistico e la costituzione dei grandi musei europei, dove domina la figura di Wilhelm von Bode. Scorrono poi le generazioni del Novecento, che conobbero pure la diaspora verso l'Inghilterra e gli Stati Uniti, dove transitarono o si affermarono conoscitori di origine tedesca come Adolph Goldschmidt, Richard Offner, Wilhelm R. Valentiner e Wilhelm Suida.