Lo straniero: nemico, ospite o profeta?
Paoline Editoriale Libri
Edited by Ronchi E.
Milano, 2006; paperback, pp. 120, cm 12,5x20,5.
(Spiritualità del Quotidiano. 30).
series: Spiritualità del Quotidiano
ISBN: 88-315-3099-2
- EAN13: 9788831530996
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Weight: 0.24 kg
Il volume raccoglie cinque letture bibliche - seguendo le più intense pagine della Sacra Scrittura - sulla figura dello straniero. Gli interventi sono nati all'interno di un ciclo di incontri organizzato dalla Corsia dei Servi, centro culturale milanese, in collaborazione con: Duomo di Milano, Centro Culturale San Fedele, Fondazione Ambrosianeum e con varie parrocchie del centro storico, nella Quaresima 2006. In Gesù e le donne straniere, E. Bianchi si sofferma soprattutto sull'esperienza paradigmatica della Samaritana, una donna straniera e segnata dal peccato, condizione in cui siamo tutti noi: stranieri verso Dio e cercatori della vera acqua che disseta per una novità di vita, per una vita autenticamente cristiana. R. Virgili, in Rut la moabita, sottolinea come la terra sia di Dio: tutti vi passano, vi faticano, vi migrano, vi dimorano, vi mangiano, vi riposano, senza mai poter avere delle esclusive. Soprattutto senza mai poter pensare di viverci da soli. Prendendo lo spunto dal libro dell'Esodo, C. Di Sante, in Lo straniero ospitato e lo straniero ospitante, mostra come per la Bibbia si è stranieri nel mondo in quanto ospiti, cioè ospitati e ospitanti. Noi siamo tutti stranieri, dunque, perché tutti ugualmente ospitati da Dio. E tutti siamo chiamati a co-ospitarci come Dio. In Dio vicino e straniero. Prossimità ed estraneità: volti di Dio, E. Salmann aiuta a incontrare il Dio che si fa ospite per poi ospitare l'altro (Gen 18), a seguire con i Magi ed Erode le strade del Dio cercato e indesiderato, per approdare al gesto eucaristico di Gesù, banchetto fraterno dove possiamo coabitare gli uni accanto agli altri. P. Ricca, in Lo straniero profeta e il profeta in terra straniera, prende in considerazione due personaggi paradigmatici: Balaam e Giona. Per la Bibbia, lo straniero che abbiamo «in casa» è come uno di noi e va amato come un membro del nostro popolo. Ed è ancora la Bibbia a insegnarci che la comunità cristiana non può fuggire né esimersi dal portare il peso della propria vocazione alla misericordia, alla fraternità.