Le cinque anime della scultura. Opere della Collezione La Gaia di Bruna Girodengo e Matteo Viglietta
Silvana Editoriale
Caraglio (Cuneo), Il Filatoio, 10 giugno - 30 settembre 2007.
Schede di Eva Brioschi, Claudio Cravero e Emilia Ferri.
Italian and English Text.
Cinisello Balsamo, 2007; paperback, pp. 157, col. ill., cm 17x24.
ISBN: 88-366-0908-2
- EAN13: 9788836609086
Subject: Collections,Essays (Art or Architecture),Painting,Photography,Sculpture
Period: 1960- Contemporary Period
Places: Piedmont and Valle d'Aosta
Extra: New Media
Languages:
Weight: 0.614 kg
Un'ampia scelta di opere della Collezioni La Gaia offre, nella mostra allestita al Filatoio di Caraglio, un'analisi dei principali sviluppi della scultura contemporanea, secondo la chiave di lettura proposta da Francesco Poli nel volume La scultura del Novecento (2006): in tale studio vengono delineate cinque grandi aree che corrispondono ad altrettante modalità creative che hanno caratterizzato la pratica di quest'arte. Riconosce la scultura intesa come forma modellata e scolpita, con tecniche e materiali classici la cui identità è quella di presentarsi come corpo plastico a sé stante, risultato dell'azione più o meno diretta dello scultore sulla materia. Segue la scultura intesa come costruzione o accorpamento di elementi separati, anche di recupero, che trae la sua origine dagli assemblaggi/collage cubisti di Picasso. Un ulteriore passaggio è rappresentato dalla scultura fatta di oggetti reali più o meno elaborati, a cominciare dai primi esempi dadaisti di Duchamp e Man Ray, fino a quelli surrealisti e pop. Il quarto gruppo annovera realizzazioni tridimensionali definibili come sculture nel senso più allargato del termine, ovvero installazioni e ambienti, in cui i lavori coinvolgono direttamente lo spazio ambientale, che risulta così parte integrante dell'operazione artistica. L'ultima categoria è rappresentata dalla scultura come corpo vivente, che propone i corpi come materiali plastici in performance dal vivo o attraverso foto e video.