Imago Urbis. La Memoria del Luogo Attraverso la Cartografia dal Rinascimento al Romanticismo
Silvana Editoriale
Chiasso, Museo M.A.X., February 4 - May 8, 2016.
Edited by De Seta C. and Ossanna Cavadini N.
Italian and English Text.
Cinisello Balsamo, 2016; paperback, pp. 256, 160 b/w and col. ill., cm 24x24.
(Cataloghi di Mostre).
series: Cataloghi di Mostre
ISBN: 88-366-3312-9
- EAN13: 9788836633128
Subject: Essays (Art or Architecture),Graphic Arts (Prints, Drawings, Engravings, Miniatures),Maps, Documents, Old and Rare Books
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance,1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
Languages:
Weight: 1.26 kg
Il volume, la cui pubblicazione si inserisce nel filone della "grafica storica", indaga il fenomeno della trasmissione di conoscenza dei luoghi per mezzo delle carte geografiche e topografiche, e più genericamente delle vedute di città, che prende avvio grazie all'invenzione della stampa, dalla xilografia prima all'incisione su lastre in rame in seguito, perfezionandosi poi con la tecnica all'acquaforte e all'acquatinta. Con il Rinascimento nascono i primi Atlanti di città, e i sovrani cominciano ad appassionarsi a questo soggetto, acquistando e collezionando cartine geografiche e "libri di città". Se inizialmente la produzione riguarda le piante dei luoghi meta di viaggi come Roma, Milano, Parigi e Vienna, l'interesse nei secoli successivi si sposta verso la Svizzera, la Germania, l'Olanda, la Spagna e Inghilterra. Si passa dalle piante iconografiche a proiezione zenitale di città ideali a immagini prospettiche di città reali, con il perfezionamento e l'enorme fortuna che ebbero in seguito le rappresentazioni "a volo d'uccello", fino alle successive vedute romantiche e al disegno ottocentesco di città.