Il Cardinale Gianfrancesco Albani e le arti tra Roma e Urbino. Il ritratto ritrovato. Cardinal Gianfrancesco Albani and the Arts between Rome and Urbino. A Rediscovered Portrait
Silvana Editoriale
Urbino, Palazzo Ducale, July 13 - October 29, 2017.
Edited by Simonato L.
Translation by Bostock L., Comoy L. and Cree S. E.
Italian and English Text.
Cinisello Balsamo, 2017; paperback, pp. 240, col. ill., cm 23x28.
(Arte).
series: Arte
ISBN: 88-366-3769-8
- EAN13: 9788836637690
Subject: Essays (Art or Architecture),Monographs (Sculpture and Decorative Arts),Painting
Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance
Places: Latium,Rome,Umbria and Marche
Languages:
Weight: 0.7 kg
Divenuto cardinale nel 1690, l'urbinate Gianfrancesco Albani iniziò ad assumere un ruolo chiave nella politica artistica dello Stato della Chiesa, tanto a Roma quanto a Urbino, anticipando diversi aspetti che sarebbero diventati centrali una volta salito al soglio papale con il nome di Clemente XI (1700-1721): l'attenzione per Raffaello e le Stanze vaticane, il rapporto con le accademie, le premure nei confronti del territorio marchigiano. Avviata in occasione del ritrovamento, presso l'Università di Urbino, di un suo ritratto marmoreo scolpito da Domenico Guidi nel 1692, la ricerca che qui si presenta mira a offrire un primo inquadramento al tema del rapporto del cardinale Albani con le arti, e in particolare al suo collezionismo e al suo legame con alcuni pittori e scultori, che conobbe durante gli anni della prelatura e ai quali avrebbe affidato da papa la direzione artistica della Roma clementina e l'avvio di un "secondo rinascimento" a Urbino. Primo tra tutti, Carlo Maratti.