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Isidoro Bianchi di Campione, 1581-1662

Silvana Editoriale

Campione d'Italia, Civica Galleria d'Arte, April 13 - June 15, 2003.
Cinisello Balsamo, 2003; paperback, pp. 160, ill., cm 22x24.
(Arte. Dal Barocco all'Ottocento).

series: Arte. Dal Barocco all'Ottocento

ISBN: 88-8215-555-2 - EAN13: 9788882155551

Subject: Essays (Art or Architecture),Monographs (Painting and Drawing)

Period: 1400-1800 (XV-XVIII) Renaissance

Places: Lombardy

Languages:  italian text  

Weight: 0.79 kg


La Galleria Civica di Campione d'Italia, proseguendo un percorso che prevede la presentazione di mostre su artisti che hanno lavorato sul territorio lombardo e ticinese propone un artista di casa, Isidoro Bianchi (Campione d'Italia 1581-1662), pittore noto soprattutto per la sua attività di frescante, esercitata in Lombardia (si veda in particolare, nella stessa Campione, lo stupendo cantiere di Santa Maria dei Ghirli) e in varie prestigiose residenze sabaude del Piemonte.
Si tratta della prima mostra dedicata a questo pittore che fu fortemente influenzato dalla collaborazione con il Morazzone ma risente anche della pittura di Federico Zuccari, oltre che delle suggestioni del manierismo internazionale delle corti.
La mostra cerca anche di fare luce sui primi decenni dell'attività del maestro di Campione, documentato non solo come pittore ma anche come stuccatore, allestitore di apparati celebrativi e architetto-ingegnere. Nel 1605 è documentato a Praga. L'anno seguente a Viggiù. Poi non si sa più nulla di lui fino al 1617, quando è al lavoro a Torino. Particolarmente utile per la conoscenza di Bianchi stuccatore è sicuramente la visita alla chiesa di Santa Maria dei Ghirli, proprio a Campione, che è da considerare parte integrante del percorso espositivo.

Isidoro Bianchi è finora conosciuto come pittore di grandi affreschi: a soggetto religioso in Lombardia (Como, San Fedele; Milano, Sant'Ambrogio; Monza, Duomo; Campione, Santa Maria dei Ghirli; ecc.) e a soggetto storico presso i cantieri sabaudi, dove subentra al Morazzone e lavora con i figli Francesco e Pompeo (Rivoli, Castello; Torino, castello del Valentino). Attivo nella stagione di Vittorio Amedeo I e della reggenza di Cristina di Francia, è nominato pittore di corte (1631) e cavaliere dell'ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (1634).
Le opere esposte nella mostra (una trentina) sono state selezionate con cura in modo da illustrare l'intero percorso artistico di Bianchi, dai disegni ai pregevoli bozzetti e alle opere finali, destinate sia all'esposizione devozionale su altari (Adorazione dei pastori della chiesa dell'Immacolata di Lugano, restaurata per l'occasione espositiva) sia al raffinato collezionismo laico (Davide con la testa di Golia).
Non mancano inoltre esempi di opere destinate alla fruizione privata di cui si ha notizie negli inventari di diverse collezioni secentesche piemontesi e lombarde. Ed è proprio da queste raccolte che provengono quei bozzetti e quelle raffinate opere di piccolo formato, presentati in mostra, comparsi in anni recenti nelle aste e sul mercato, quasi sempre con diversa attribuzione.
La rassegna accoglie anche tele di Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone (fra cui la grande pala della Trinità di Como, anch'essa appena restaurata), del comasco Giovan Battista Recchi e del Mondino, consentendo così di avere immediata disponibilità di elementi di confronto e di valutazione sull'ampia fortuna della maniera morazzoniana
Le provenienze sono particolarmente illustri: si va dalla Pinacoteca di Brera e dalla Biblioteca Ambrosiana di Milano, alla Royal Collection del Castello di Windsor, al Museum Narodowe di Varsavia, allo Statens Museum for Kunst di Copenaghen, dal Duomo e da altre chiese di Como alla chiesa dell'Immacolata di Lugano. Vari dipinti importanti provengono inoltre da qualificate collezioni private.
I visitatori della mostra, oltre a poter ammirare direttamente i lavori compiuti da Isidoro Bianchi nella chiesa di Santa Maria dei Ghirli, avranno anche l'opportunità di osservare in una proiezione video le immagine di affreschi e stucchi realizzati dall'artista campionese nei cantieri prestigiosi a lui affidati. Sarà inoltre disponibile un pieghevole con l'indicazione di un itinerario tra Lombardia e Piemonte alla scoperta della sua pittura.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci