Cameraphoto. Il volto del Novecento. Arte, Cinema e Spettacolo alla Biennale e al Festival di Venezia, 1946-1976
Silvana Editoriale
Lodi, Bipielle, Banca Popolare Italiana Center, June 20 - August 3, 2008.
Cinisello Balsamo, 2008; paperback.
Subject: Photography
Period: 1800-1960 (XIX-XX) Modern Period
Languages:
Weight: 1 kg
Alberto Sordi, Sophia Loren, Alberto Giacometti, Braque, Vittorio De Sica, Orson Welles, Ingrid Bergman, Charlton Heston, Antony Quinn, Salvador Dalì, Joan Mirò, Walt Disney, non sono che alcune delle star, ritratte nelle fotografie, che il pubblico potrà ammirare dal 21 giugno al 3 agosto 2008.
Cento immagini in bianco e nero che catturano questi personaggi calati nella realtà della città più bella del mondo, durante i loro soggiorni in occasione della Biennale delle Arti Visive e del Festival del Cinema di Venezia.
Le opere, firmate da alcuni dei più famosi autori della fotografia moderna, sono tratte dall'archivio di Cameraphoto di Venezia, storica agenzia fotogiornalistica presente alle Biennali tra il 1946 e il 1976.
L'appuntamento rappresenta l'avvio di un progetto triennale promosso dalla Banca Popolare di Lodi, sostenuto dalla Provincia di Lodi e patrocinato dal Comune di Lodi, che vedrà Alef - cultural project management impegnata nella direzione artistica e nella gestione del nuovo centro espositivo per valorizzare una delle architetture più significative della città lodigiana: il centro Bipielle City, progettato dal famoso architetto Renzo Piano.
La mostra, realizzata in collaborazione con il Museo Ken Damy di fotografia contemporanea e la Galleria Massimo Minini di Brescia, espone opere in cui i più famosi luoghi comuni dell'immaginario collettivo veneziano, come le gondole e i piccioni di piazza San Marco, diventano protagonisti delle immagini, nobilitando e nobilitandosi con i mostri sacri del Novecento, in esse ritratti.
Il percorso restituisce dunque una rappresentazione fedele e variegata della Venezia dell'epoca, città in forte fermento artistico e culturale con una prepotente e viva presenza sui palcoscenici mondiali, permettendo di rievocare atmosfere private e vissuti di icone di cultura e stile del Novecento.
Catalogo Silvana Editoriale.
Cameraphoto
Fondata a Venezia nel 1945 con il nome di Interphoto, l'agenzia si è imposta da subito nel campo del fotogiornalismo con reportages dedicati a celebri personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura internazionale che animavano regolarmente la città di Venezia.
La sua fama si è consolidata grazie all'attività di valenti fotografi come Claudio Gallo, Dino Jarach, Vittorio Pavan, Celio Scapin, Walter Stefani e Duilio Stigher.
Battezzata Cameraphoto nel 1958, l'agenzia collabora con i maggiori quotidiani italiani e stranieri, tra cui "Gente", "Oggi", "Il Corriere della Sera", "La Stampa", "Il Giorno", "Il Messaggero", "L'Europeo", "Panorama", "Paris Match", "Der Spiegel", "Time", "Life", diventando corrispondente della Associated Press, ed esegue importanti incarichi per la Biennale di Venezia.
A partire dagli anni settanta l'attività cambia rotta indirizzandosi verso la riproduzione di opere d'arte e la documentazione di restauri artistici. Nel 1987 Vittorio Pavan, collaboratore dal 1973, rileva lo studio e l'agenzia avvia collaborazioni con prestigiose case editrici italiane e straniere, allargando dal 1992 l'attività con una produzione di immagini "stock" e con l'avvio di collaborazioni con agenzie internazionali come Art Resource, Liaison International, Megapress. Nel 1994 l'attività si diversifica in tre settori operativi: Cameraphoto-Arte per la riproduzione di opere d'arte, Cameraphoto-Epoche per la promozione dell'archivio storico e Cameraphoto- Immagini per la realizzazione e la vendita di immagini stock su Venezia, viaggi e natura. Dal 2000 Vittorio Pavan decide di proseguire l'attività individualmente, creando Bianconero, laboratorio specializzato nello sviluppo e nalla stampa in bianco e nero e acquisisce in toto l'archivio storico di Cameraphoto-Epoche, composto da decine di migliaia di negativi realizzati dal 1947 al 1980.
Il Museo Ken Damy di fotografia contemporanea di Brescia
Fondato a Brescia nel'aprile del 1990 da Ken Damy, il Museo di fotografia contemporanea è ormai una realtà consolidata nel panorama italiano e internazionale.
Divenuto Associazione culturale nel 1992, è patrocinato dagli Enti Pubblici locali e registra annualmente più di 350 associati provenienti da tutta Italia.
Numerose sono le attività che realizza presso la sua ampia sede in centro a Brescia.