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Time Passages. [Edizione Italiana e Inglese]

Silvia Editrice

Siena, Magazzini del Sale, December 18, 2010 - January 16, 2011.
Edited by Calabrese O.
Italian and English Text.
Cologno Monzese, 2010; hardback, pp. 144, col. ill., col. plates, cm 24x28.

ISBN: 88-96036-38-0 - EAN13: 9788896036389

Subject: Essays (Art or Architecture),Essays on Ancient Times,Painting,Sculpture

Period: 0-1000 (0-XI) Ancient World,1960- Contemporary Period

Languages:  english, italian text   english, italian text  

Weight: 0.85 kg


In che cosa consista la mostra Time Passages è presto detto. Quattro artisti (Brunivo Buttarelli, Max Marra, Massimo Maselli e Pierantonio Verga) si cimentano in riflessioni visive concernenti il tema del tempo. Si tratta di una mostra, dunque, dal forte contenuto filosofico e scientifico, non per nulla sorretta dai contributi, in catalogo ( ma anche di vicinanza concreta a ciascuno dei protagonisti) di un filosofo come Mario Alcaro, di un paleontologo come Carmelo Petronio e di due letterati come Daniela Matronola e Corrado Bagnoli. Ma hanno dato il loro aiuto anche due critici d'arte (Guglielmo Gigliotti e Luigi Marsiglia).
Molto meno facile, però, è dare una definizione del loro tema, e cioè di che cosa sia il tempo. La nostra esperienza comune ci dice che dinanzi a noi e dentro di noi hanno luogo degli eventi, e che questi hanno una durata: la loro collocazione in una successione e il loro stesso trascorrere costituiscono l'idea medesima di tempo. Tuttavia, se approfondiamo questa immediata ed elementare evidenza, le cose non sono affatto così semplici. In primo luogo, non tutti gli uomini intendono le successioni di eventi e le loro durate alla stessa maniera. Ciò significa dunque che la nozione di tempo viene elaborata dalle varie culture in modo differente, e a partire da convenzioni comunemente accettate, non da una aderenza passiva a un fenomeno naturale. In secondo luogo, esiste una percezione del tempo del tutto diversa fra gli esseri umani a gli altri esseri viventi. La memoria di ciò che è accaduto non è ad esempio la stessa. Noi attribuiamo agli eventi passati un significato, gli animali si limitano a registrarli. La sensazione delle durate non è affatto analoga (persino quello del trascorrere della propria vita). E infine gli animali non elaborano previsioni articolate sul futuro, ma solo meccaniche, mentre gli uomini ne immaginano la proiezione.
D'altra parte, il concetto di tempo è cambiato nel corso dei secoli anche nella stessa civiltà occidentale, a dimostrazione della sua assoluta relatività. Potremmo, insomma, dire con il grande antropologo Edmund Leach che "in se e per se il tempo non esiste"', oppure aderire alle parole di Jorge Luis Borges, che nella Nuova confutazione del...

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci